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Voyager e Binance

Il giudice consente a Binance US di acquistare i beni di Voyager

L’exchange aveva concordato l’acquisto della società a dicembre dopo la mancata finalizzazione dell’accordo tra Voyager e l’exchange FTX.

Il giudice consente a Binance US di acquistare i beni di Voyager Il giudice consente a Binance US di acquistare i beni di Voyager

L’acquisto di alcuni asset della società fallita Voyager da parte di Binance US sta per concretizzarsi.

Il giudice Michael Wiles della Corte fallimentare per il distretto meridionale di New York ha infatti approvato le dichiarazioni informative che spiegano i vari aspetti del piano di vendita durante un’udienza di martedì pomeriggio. Ha chiesto però agli avvocati coinvolti di rivedere i documenti proposti prima di apporre la sua approvazione definitiva.

L’accordo sarà oggetto di un’altra udienza di conferma a marzo e dovrà comunque essere prima validato dalla maggioranza dei creditori di Voyager.

In prima battuta, Voyager aveva accettato di vendere i suoi asset a FTX, ma dopo il clamoroso fallimento dell’exchange di Sam Bankman-Fried a novembre, ha riaperto la procedura di gara. A dicembre, poi, Binance.US ha presentato la sua proposta che a questo punto ci sembra vincente.

Joshua Sussborg, l’avvocato della società di consulenza legale Kirkland & Ellis che rappresenta la Voyager Digital, ha dichiarato all’inizio dell’udienza che l’accordo con Binance US è certamente la cosa migliore nell’interesse dei creditori della società.

Sussborg ha dichiarato: “Non vogliamo ritardare il riportare i soldi e le criptovalute nelle mani dei nostri clienti. Inoltre, abbiamo attentamente valutato la possibilità di un’auto-liquidazione, ma ci siamo resi conto che non sarebbe stata la scelta migliore per i nostri clienti“.

Rileviamo comunque che la proposta di accordo ha incontrato l’opposizione da parte della Securities and Exchange Commission (SEC), dei regolatori statali, dell’ufficio del trustee degli Stati Uniti e da parti private.

Il Comitato per gli Investimenti Esteri negli Stati Uniti ha inoltre dichiarato che avrebbe esaminato gli accordi stipulati dalla società, che aveva presentato istanza di fallimento lo scorso anno.

Secondo il giudice le questioni sollevate dal Comitato non erano rilevanti per l’udienza in corso. Christine Okike, socia di Kirkland & Ellis, ha dichiarato in udienza che gli avvocati hanno “risolto per le finalità odierne” le obiezioni sollevate dalla SEC e dallo stato del New Jersey.

Secondo Christine Okike, infatti, i debitori sostengono di aver effettuato un’analisi di due diligence su Binance US, i cui bilanci dimostrano che ci sia abbastanza liquidità per pagare fino a 35 milioni di dollari in contanti, che è l’importo massimo dovuto.

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Il Team di BTCSentinel, 11 gennaio 2023

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