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Invesco, ecco i cinque megatrend per sfruttare l’occasione Cina

Puntare subito sulla Cina post Covid, tramite cinque megatrend che consacreranno il Paese asiatico quale nuova locomotiva dell’economia mondiale: nei primi tre mesi dell’anno il suo pil ha fatto un balzo del  18,3% rispetto alla pandemia e l’attesa per dicembre è di una progressione del 6 per cento. A consigliare di rompere gli indugi con l’obiettivo di ricavare rendimenti elevati è Invesco, colosso globale del risparmio con oltre 1.404 miliardi di masse in gestione, presente nel nostro Paese dal 1997 con una rete di professionisti guidata dal Country Head Giuliano DAcunti. Ma perchè Invesco ritiene non si debba perdere l’occasione del Dragone. La ragione principale – spiega Mike Shiao, Chief Investment Officer Asia ex Japan del gruppo e gestore di Invesco Asia Consumer Demand Fund – è la forza trainante dei consumi asiatici. Un volano cruciale per lespansione economica della regione e spinto dalle scelte di una classe media numerosa, giovane e determinata a migliorare il proprio livello di vita. E quindi pronta a spese crescenti per appunto 5 macroaree, su cui vale la pena scommettere in Borsa sotto la Grande Muraglia: Salute-Benessere, Esperienze (come viaggi e cibo), la Digitalizzazione, i Consumi Premium (come moda e lusso) e l’Urbanizzazione. “Siamo convinti che questi cinque megatrend ci offrano la chiave per sfruttare una vasta e varia gamma di opportunità”, spiega Mike Shiao ribadendo che si tratta di tendenze durature e strutturali. In sostanza, aggiungiamo noi, in Asia è in corso uno  sviluppo opposto a quello che accade in Italia, dove la classe media e le imprese sono schiacciate dalle tasse e continuano ad accumulare denaro in banca: sono 1.800 i miliardi di liquidità abbandonati dai nostri connazionali sul conto corrente, perdendo così importanti occasioni di investimento. Vediamo ora questi macrotrend uno alla volta che, diciamo subito, Invesco approccia dopo una stringente analisi dei criteri ambientali e Esg.

 

Pechino primo mercato al mondo anche per l’online

“La Cina conta più della metà della classe media globale ed è il mercato retail più grande al mondo”, prosegue l’esperto di Invesco. Nonostante il freno della pandemia, i trend di sviluppo e cambiamenti della sua società sono “rimasti intatti, e alcuni di essi hanno persino subito un’accelerazione”, come il business dell’online. Con i suoi oltre 900 milioni di utenti internet, la Cina è infatti il maggior mercato web al mondo e la tecnologia “è penetrata nella vita delle persone a livelli mai raggiunti prima”. Ad esempio, WeChat, la risposta cinese a WhatsApp di proprietà del colosso tecnologico Tencent, è molto più dell’app di messaggistica che era inizialmente. Consente ai suoi utenti di completare pagamenti, giocare online con gli amici, chiamare un taxi e acquistare biglietti aerei. “Ci aspettiamo che le società cinesi saranno la forza motrice di un ulteriore sviluppo dell’ecosistema digitale del Paese, e si stima che investiranno oltre un trilione di dollari nella trasformazione digitale solo tra il 2020 e il 2023. Il tutto si inserisce peraltro nel generalizzato sforzo dei Paesi asiatici per la digitalizzazione, con forti ricadute sui rispettivi pil, sia sul fronte delle famiglie sia delle imprese. “Abbiamo assistito a un picco in molte attività online come l’e-commerce e il video streaming. Nel frattempo, si sono diffuse le visite mediche online”, esemplifica Shiao sottolineando che Invesco Asia Consumer Demand Fund ha già un’esposizione “interessante” sui gruppi di questo settore strategico: dalle realtà dell’e-commerce a quelle del mobile gaming, dai social media alle società specializzate nella consegna di pasti pronti o nel video streaming.

Cresce la domanda di cibo e prodotti Premium

Come detto la classe media asiatica, diventata più facoltosa, prende sempre più a cuore la qualità della propria vita. Da qui il crescente consumo di prodotti Premium; una tendenza di mercato evidente sia nella alimentazione sia sul fronte degli elettrodomestici e delle automobili. Questa domanda di Lusso offre grandi un’opportunità di sviluppo alle società che riescono a soddisfarla e Invesco ne ha selezionato le più innovative. Aziende capaci di ripensare la propria offerta,  favorendo per esempio la nascita di nuovi gusti, di profili nutrizionali migliorati con prodotti di fascia medio-alta che stanno avendo una ottima accoglienza sul mercato.

 

I Viaggi e l’online dopo il Covid

L’altro grande interesse delle famiglie asiatiche è poi per quel vasto campo di consumi che rientra nell’ambito delle cosiddette “Esperienze”: dai viaggi alla gastronomia, fino agli sport estremi. Generando un giro d’affari, assicurano gli analisti, destinato a tornare rapidamente ai livelli pre-pandemia. La situazione in Cina ne è la prova dove i tassi di occupazione delle strutture alberghiere e il traffico passeggeri sui voli nazionali erano già aumentati del 90% a fine agosto dello scorso anno rispetto ai livelli del 2019 e gli spostamenti su rotaia avevano registrato una forte ripresa. I consumatori sono poi sempre più propensi al mondo virtuale, ad esempio attraverso i social media, il live streaming e il mobile gaming. Questo trend è stato accelerato dalla pandemia.

 

Le città volano della crescita

Le città sono da sempre motori di crescita importanti: la maggiore densità di popolazione infatti determina più transazioni, informazioni e interazioni, facendo aumentare efficienza e produttività. Ma in Asia, eccezion fatta per le economie più sviluppate come la Corea e Singapore, i tassi di urbanizzazione sono bassi rispetto alla media globale. Da qui il margine per un’ulteriore espansione dell’industria e dei servizi. “In Cina, vediamo che le aziende stanno sviluppando strategie differenziate e dirette ai consumatori nelle città lower-tier che hanno opportunità limitate. Tuttavia, il divario di reddito tra le città cinesi si sta restringendo, e ci si attende che le città lower-tier contribuiranno ai due terzi dei consumi cinesi entro il 2030”.

 

Tutela della salute in primo piano

Lo choc del Covid ha incrementato la già crescente attenzione che i cittadini asiatici dedicano alla propria salute e allo stile di vita: nel 2019 solo in Cina sono state 1.800 le maratone certificate e l’industria farmaceutica e biotecnologica sta ampliando con costanza l’offerta. Da qui l’occasione strutturale che intende cogliere Invesco Asia Consumer Demand Fund che è sovrappesato nel settore della sanità, compresa una selezione di società farmaceutiche e fornitrici di dispositivi medici.

 

Invesco investe sostenibile con  i criteri Esg

La valutazione dei criteri Esg è uno dei fattori chiave di Invesco Asia Consumer Demand Fund. Il rigido rispetto dell’ambiente e della governance fa parte dell’analisi dei fondamentali del fondo  così come il costante dialogo con le aziende e il monitoraggio del portafoglio, assicura Shiao. A tale scopo Invesco impiega sia informazioni esterne (comunicati aziendali, analisi eseguite da terzi) sia il Rating ESGIntel esclusivo di Invesco.  “La metodologia Esg completamente integrata, adottata dal fondo, richiede ai gestori del portafoglio e agli analisti degli investimenti di eseguire valutazioni periodiche e approfondite”. Vietato per esempio puntare su aziende operanti in alcuni settori tra cui gli alcolici, i tabacchi, la cannabis, i divertimenti per adulti, il gioco d’azzardo e gli armamenti.

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