Economia

Digitale: nel 2020 quasi mezzo miliardo di nuovi utenti sui social media

E’ quanto emerge dal “Global Report Digital 2021”di We are social, pubblicato in partnership con Hootsuite

Economia

Digitale: nel 2020 quasi mezzo miliardo di nuovi utenti sui social media

 

Nel 2020 sono cresciuti a livello globale del 13%, ossia di 490 milioni di persone, gli utenti presenti sui social media, arrivando a un totale di 4,20 miliardi, pari al 53% della popolazione mondiale.

E’ uno dei dati più significativi evidenziati dalla ricerca “Global Report Digital 2021″ di We are social, pubblicata in partnership con Hootsuite. Un’analisi sui dati relativi al mondo digitale dell’ultimo anno, su scala globale.

La premessa dell’analisi è un dato demografico: la popolazione mondiale registra 7,83 miliardi di persone ad inizio 2021. Secondo le Nazioni Unite il tasso di crescita è stato pari all’1% annuo. In altre parole la popolazione mondiale è cresciuta di circa 80 milioni di unità nel corso del 2020.

Social media: cresce il tempo di utilizzo

Sui social media, nel 2020, non solo sono cresciuti gli utenti, ma anche il tempo trascorso, seppur in misura più contenuta rispetto agli ultimi anni, arrivando alle 2 ore e 25 minuti al giorno. In altri termini, quasi un giorno intero alla settimana. Secondo la ricerca, con questo trend, nel 2021 spenderemo, collettivamente, oltre 420 milioni di anni su queste piattaforme!

 

Mobile: crescono gli utenti

Nell’ultimo anno 93 milioni di persone nel mondo hanno avuto accesso a un telefono cellulare per la prima volta. Con una crescita annua pari all’1,8%, le persone che utilizzano telefoni cellulari arrivano a quota 5,22 miliardi, ossia il 66,6 % della popolazione mondiale.

Tuttavia cellulari contribuiscono solo a circa metà del nostro tempo speso online.

 

Online: crescono gli utenti e il tempo trascorso

A livello globale, nell’ultimo anno, 316 milioni di nuovi utenti hanno avuto accesso a Internet per la prima volta, facendo registrare una crescita del 7,3% e portando il totale a 4,66 miliardi di persone. La penetrazione Internet mondiale si attesta al 59,5%, ma i valori potrebbero essere ancora più alti in virtù di problematiche legate al corretto tracciamento degli utenti legate alla pandemia da Covid-19.

Un dato interessante: le ore spese online sono quasi le stesse che dovremmo impiegare per dormire. L’utente medio passa online circa 7 ore al giorno, ossia quasi il 42% del nostro tempo di veglia considerando 7-8 ore di riposo. Nel 2020 c’è stato un aumento annuo di oltre un quarto d’ora al giorno, segnando un +4% sul 2019.

 

La ricerca d’informazioni è la motivazione principale che porta le persone a connettersi, ma cambiano i comportamenti

Reperire informazioni è lo scopo principale che porta le persone a connettersi e a navigare sul Web.

Il “Global Report Digital 2021” rivela però come stiano cambiando i comportamenti degli utenti nell’approccio alla ricerca online. I motori di ricerca tradizionali rimangono infatti il punto di partenza per il 98% della popolazione online, ma sono 7 su 10 gli utenti che dichiarano di utilizzare almeno una tecnologia diversa dalla ricerca testuale su base mensile.

 

Le interfacce “voice” sono l’alternativa più popolare per il 45% degli utenti, mentre quasi un utente su tre utilizza strumenti di “image recognition” (come Lens di Pinterest o di Google) sui propri dispositivi mobile.

Da evidenziare il boom della “social search”: il 45% degli utenti dichiara di andare sui social media per reperire informazioni su prodotti o servizi, con la Generazione Z che addirittura supera sia la soglia del 50%, sia l’utilizzo di motori di ricerca tradizionali.

 

Device: rimane importante la varietà

Gli smartphone sono responsabili per quasi il 53% del tempo che spendiamo online, dato in parte corroborato dal fatto che 9 utenti su 10 visitano il web appunto da mobile. Sono però due gli utenti che accedono al web da computer.

Il dato inerente al cellulare come device primario per l’accesso a Internet è confermato in ogni Paese.

 

Social media: particolarità e overlap

Secondo la ricerca, il 98% degli utenti attivi su una piattaforma social è attivo almeno su un’altra piattaforma. L’84% degli utenti TikTok tra i 16 e i 64 anni dichiara di usare anche Facebook, mentre il 95% degli utenti Instagram, nella stessa fascia d’età, dichiara di usare anche YouTube.

Sono 6 le piattaforme social che contano oltre 1 miliardo di utenti attivi su base mensile, e quasi una ventina quelle che vedono oltre 300 milioni di utenti attivi ogni mese.

Ecco i social media che occupano le prime 6 posizioni per numero di utenti attivi su base mensile:

  • Facebook, con 2,7 miliardi di utenti.
  • YouTube, con 2,3 miliardi di utenti.
  • WhatsApp, con 2 miliardi di utenti.
  • Facebook – Messenger, con 1,3 miliardi di utenti.
  • Instagram, con 1,2 miliardi di utenti.
  • Weixin / WeChat, con 1,2 miliardi di utenti.

 

La fascia demografica 55-64 cresce nell’E-commerce, sui social media mainstream e nel gaming

Dalla ricerca emerge come i Baby Boomers registrino un’adoption solo marginalmente inferiore rispetto agli utenti più giovani (Generazione Z e Millennials) per quanto riguarda l’E-commerce, dove è addirittura più alta l’adoption nelle donne nella fascia 55-64 che negli uomini in quella 16-24.

La fascia demografica 55-64 mostra interesse crescente anche nel gaming: oltre due persone su tre dichiarano di giocare ai videogame.

Anche per quanto riguarda i social media è sempre la fascia demografica più senior a registrare le crescite relative più ampie su diverse delle piattaforme mainstream. Su Facebook, per esempio, gli over 65 sono aumentati del 25% rispetto al 2020, quasi il doppio rispetto alla media che si attesta al 13%.

Questi dati evidenziano dei cambiamenti significativi nelle demografiche, che stanno aprendo nuove opportunità per i brand.

 

E-commerce: nel 2020 trionfa la categoria “Fashion & Beauty”

“Fashion & Beauty” è la categoria che ha beneficiato di più della situazione straordinaria del 2020, con oltre 665 miliardi di dollari spesi dai consumatori a livello globale. Fino al 2019 era la categoria Travel in testa alla classifica. “Food & Personal” care è invece il segmento che ha registrato la variazione relativa più positiva, +41%.

 

Cosa ci aspetta?

La ricerca “Global Report Digital 2021” si conclude con alcune considerazioni sul prossimo futuro, alla luce dei dati e dei trend emersi nell’ultimo anno.

I cookie di terze parti: il browser Chrome interromperà il supporto dei cookie di terze parti a fine 2021, si cercheranno quindi soluzioni tecnologiche alternative.

Smart working: il lavoro da remoto, che ha conosciuto un boom nell’ultimo anno a causa della pandemia, non verrà messo da parte ma continuerà a far parte delle nostre vite. Continueranno le novità sia nel mondo dei prodotti sia in quello dei servizi finalizzati all’agevolare il lavoro da remoto, soprattutto per quanto riguarda le comunicazioni e il lavoro in team.

Innovazione: tecnologie, prodotti e servizi connessi continueranno a evolversi, soprattutto nei settori come l’healthcare, la finanza e l’educazione.

La fine del dominio dei Big Tech: il 2021 potrebbe essere l’anno in cui i colossi del web e dei social media siano costretti a ridimensionare le proprie posizioni dominanti. Bisogna vedere se ciò avverrà spontaneamente o per imposizione della autorità governative.

Alessandro G. Fuso

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