Economia

Eccellenze italiane: anche al sud si può fare impresa ed innovazione

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Dall’Antica Grecia al futuro digitale in tre chilometri, questa è la distanza che separa il sito archeologico di Paestum e la sede ultramoderna di Convergenze, una società per azioni hi-tech (operante nel settore delle comunicazioni, internet, TV, telefonia ed energia) sensibile allo sviluppo del territorio con la scelta di essere anche SB, “società benefit”.

La SpA SB è una forma societaria che coniuga il fine del profitto con azioni concrete per agevolare e migliorare la vita ai cittadini che abitano nelle aree circostanti e contribuire allo sviluppo del territorio.

Il Presidente Rosario Pingaro ci riceve nel suo quartier generale, edificio che richiama le hi-tech companies Californiane con uffici open space ultra moderni, si avverte subito quella che è la filosofia, ovvero innovazione puntando esclusivamente sulla qualità. A lui chiediamo come nasce l’idea di Convergenze e perché nel settore della tecnologia ?

“Tutto deriva dal mio background formativo – ci dice- provengo da una famiglia di imprenditori, costruttori, e per seguire le orme di mio padre, ingegnere civile, ho conseguito la medesima laurea alla Federico II di Napoli ma da sempre ho avuto passione ed inclinazione per la tecnologia e le comunicazioni.

Dopo un master in management mi sono trasferito negli USA dove ho acquisito esperienza e titoli in materia finanziaria e creazione di valore, diventando anche un NYSE Broker ed allo stesso tempo migliorando il mio know-how in tecnologia con particolare focus sulla connettività wireless; il legame con le origini però era forte così ho deciso di tornare in Italia e mettermi al servizio del territorio realizzando un songo che avevo sin da adolescente, creare un’azienda che potesse innovare soprattutto nel settore della connettività ed essere da traino per un futuro digitale ed interconnesso.”

 

La decisione di quotare la società in borsa è di solito un passo abbastanza discusso dai vertici delle aziende, è stata una esigenza o era nei piani?

Era nei piani sin da principio ed è anche per questo che siamo partiti direttamente come SpA; questa visione, frutto anche di mia esperienza in ambito finanziario che ho alimentato collaborando con banche d’affari USA, si è rivelata corretta sia guardando oggi quanto sia cresciuta l’Azienda, risultato che abbiamo sfruttato per rifinanziarci, sia per il target di clientela principale cui ci riferiamo, ovvero Top Business.

Probabilmente ci siamo assunti dei rischi entrando in un settore hi-tech in un momento in cui nella nostra area esisteva a malapena l’ADSL proponendo la connettività internet wireless e partendo dal basso, ovvero con attrezzature poco costose, ma ciò che ci contraddistingue è il pensare differente e credere nelle competenze che generano qualità.

Naturalmente accade non di rado che i piani vengano modificati causa imprevisti, è accaduto infatti che poco prima della quotazione due soci sono usciti e nonostante ciò siamo riusciti a reperire i capitali necessari per riprendere il cammino ed arrivare alla quotazione il 30 dicembre 2020 sul mercato AIM, debutto che ricordo con piacere perché è stato un successo voluto da tutti ed un primo traguardo che ci ha spinto a guardare ancora più avanti.

 

Sappiamo che ogni servizio o infrastruttura che offrite ha come presupposti qualità e tecnologa al top ed avete costanza nel mantenere questi standard, ritiene sia stata una scelta coraggiosa quella di puntare subito in alto?

Questa scelta nasce dalla volontà di non usare esclusivamente la leva prezzo per vendere i nostri prodotti e servizi perché nel settore delle telecomunicazioni da decenni è in atto un contrazione di prezzi che attualmente ha raggiunto livelli incredibili, basti pensare ai vari contratti mobili ed ultra-broadband che hanno raggiunto la sfera dei 10 euro al mese, quindi una corsa al ribasso che non rientra nella nostra filosofia.

Ne consegue che è fondamentale offrire livelli di servizi elevati e prodotti qualitativamente superiori se si vuol essere top player di mercato associando il nome del brand a qualità ed efficienza, in questo modo il prezzo più elevato è ampiamente giustificato, considerando soprattutto che, oltre le risorse open source di cui ci serviamo, personalizziamo i servizi apportando la nostra tecnologia e ciò è il nostro vero valore aggiunto che si traduce per i clienti in qualità ed affidabilità che intendiamo mantenere nel tempo.”


Il successo di un’azienda si basa anche sul benessere dei dipendenti e da quanto abbiamo constatato in questa realtà c’è entusiasmo e senso di appartenenza, un chiaro segnale di soddisfazione professionale per chi lavora qui, come ha impostato le relazioni con dipendenti e collaboratori?

“Per comprendere il rapporto con i dipendenti è sufficiente leggere la nostra ragione sociale, Convergenze SpA Società Benefit; naturalmente svolgiamo attività aziendale per fare profitto, come tutte le altre aziende, ma lo facciamo perseguendo l’incremento di valore per tutti gli stakeholers, non solo gli azionisti, ed i dipendenti sono uno degli stakeholder a cui teniamo di più perché sono il motore dell’azienda ed è grazie a loro se riusciamo a vincere sfide altamente competitive superando la concorrenza. Siamo una squadra e le relazioni sono state sempre al centro di tutte le scelte guardando sempre a dipendenti e collaboratori in ottica di crescita, una persona che lavora in Convergenze è in costante crescita professionale e tecnica ed un domani troverà porte aperte ovunque.”

 

Quali sono i progetti per l’estero?

L’estero potrebbe essere presto un nostro obiettivo di crescita soprattutto quando si arriverà ad uniformare le regole della telecomunicazione a livello europeo e fortunatamente si sta lavorando in questa direzione.

Attualmente i nostri punti di presenza oltreconfine sono stati realizzati per migliorare la qualità del traffico internet dei nostri clienti attraverso dei routers che ci consentono di veicolare in maniera più efficiente possibile il traffico tra chi eroga i contenuti su internet e chi ne usufruisce.

Nel nostro business plan sono già previsti investimenti sul territorio per la realizzazione di infrastrutture, in ambito commerciale per aprire punti di presenza a livello nazionale e contiamo nei prossimi 4/5 anni di entrare anche in mercati continentali.

 
Antonino Papa, 24 aprile 2022

 

 

 

 

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