Economia

In vacanza nello spazio

Economia

Ti è mai capitato di ricevere una richiesta bizzarra o, quantomeno, insolita da un tuo cliente?    

A me è successo qualche giorno fa, quando ho ricevuto la telefonata di un mio cliente che, ormai, ho il  privilegio di poter definire anche amico.  

Mi dice: “Ricordi di quante volte mi hai detto che è importante avere sempre degli obiettivi di  investimento? Ebbene! Ho pensato di aggiungerne uno: tra una decina d’anni andrò in pensione. Mi  piacerebbe pianificare un viaggio nello spazio”.  

 Il mio istinto, non lo nego, è stato quello di ridere ma, passata l’ilarità, mi dico: perché no?!  

Nonostante in quel momento fossi in vacanza al mare e nonostante lo sguardo folgorante di mia moglie  vedendomi particolarmente indaffarato (oltre che appassionato) con ipad in mano, inizio a fare le ricerche  del caso:  

→ Chi consente i viaggi nello spazio?  

→ Come iscriversi nella lista d’ attesa?  

→ È sicuro?  

→ Quali sono i rischi e come eventualmente coprirsi?  

→ Quanto costa adesso? Ma soprattutto quanto potrebbe costare tra 10 anni?  

  

Ora ai miliardari Jeff Bezos e Richard Branson, che sono saliti ai confini dello spazio mentre le loro aziende si  stanno muovendo verso l’offerta di voli turistici regolari, anche voi, consulenti finanziari, potreste avere  clienti come il mio che si chiedono se anche loro potranno provare l’assenza di gravità e l’emozione di  vedere la Terra da lontano.  

  Si può parlare di una vera e propria battaglia per la conquista dello spazio, tra la Blue Origin di Bezos e la  Virgin Galactic del collega miliardario Richard Branson, per sfruttare un mercato assai promettente, che per  la banca svizzera UBS varrà 3 miliardi di dollari all’anno dal 2030. Branson è arrivato per primo nello spazio,  ma Bezos ha volato più in alto rispetto agli 86 km di Virgin Galactic, nel primo volo spaziale al mondo con un  equipaggio interamente civile.  

 

Torniamo con i piedi per terra  

Il turismo spaziale è tutt’altro che pronto per la prima serata. “Ci sarà una lunga fila”, afferma Scott  Helfstein, direttore esecutivo degli investimenti tematici di ProShares. “Ma penso che la crescita sarà  esponenziale, e questo è ciò che sorprenderà molte persone”.  

  Il turismo spaziale è ancora per pochi, considerando che secondo stime recenti il costo di un biglietto  potrebbe aggirarsi fra 250.000 e 500.000 dollari, ma missioni come quelle di Branson e Bezos sono il primo  passo verso qualcosa di diverso, che nel giro di pochi anni potrebbe rendere i voli suborbitali molto più  comuni e economicamente accessibili di quanto non lo siano oggi.  

  Di seguito alcune informazioni che potrebbero esserti utili nel caso in cui dovessi ritrovarti in una situazione  simile alla mia:  

  

Quanto è sicuro?  

“Non lo sappiamo ancora”, dice Helfstein. Nei prossimi anni, le aziende mireranno a dimostrare che il  turismo spaziale è sicuro e affidabile. Quindi dovranno aumentare la scala, abbassare il prezzo ed  espandere il mercato.  

Oggi, ad ogni modo, sono poche le aziende che approverebbero che i loro consulenti consigliassero ai  clienti di viaggiare su un volo spaziale, almeno fin quando non ne sarà dimostrata la sicurezza.  La sedicesima missione della New Shepard è stata, ad ogni modo, un successo: tutto è andato secondo i  piani ed i quattro membri dell’equipaggio sono rientrati in perfetta salute.  

  

Quanto costerà?  

Liwag stima $350.000 a biglietto in base alla domanda, fino a quando i prezzi non inizieranno a scendere.  Virgin Galactic, che ha da pochi giorni riaperto le prenotazioni, ha fissato per i biglietti un prezzo pari a  $450.000, in questa cifra sono compresi: l’addestramento di due giorni, il soggiorno nel futuro resort dello  spazioporto e, ovviamente, la tuta blu dell’Under Armour.  

Blue Origin, invece, non ha annunciato un prezzo, l’unico dato certo è che un posto sul primo volo con  equipaggio è stato messo all’asta per 28 milioni di dollari.  

  Per meno 125.000 dollari a persona, si può anche salire a bordo della navicella Space Perspective: una  capsula con una vista a 360°, tirata lentamente da una palla delle dimensioni di uno stadio di calcio. La  Space Prospective viaggerà solo a 30 km dal suolo, quindi si è ancora lontani dalla frontiera dello spazio e  dall’assenza di peso ma la vista spettacolare è assicurata!  

 La previsione a lungo termine è che, quanto il turismo spaziale diventerà “di massa”, il costo del singolo  biglietto arriverà a scendere fino a $ 2.500; prezzo tutto sommato accessibile per una famiglia benestante.  Per vedere queste cifre, però, probabilmente bisognerà aspettare almeno 20 anni.  

  

Se il cliente volesse andarci ASAP?  

Naturalmente, è meglio che i clienti dispongano di fondi considerevoli per rendere l’acquisto di un biglietto  una saggia decisione finanziaria. I costi sono alti e i rischi rimangono.  

In questo momento, è quasi impossibile assicurarsi un biglietto: la Virgin Galactic ha riaperto le  prenotazioni da pochi giorni, mentre la Blue Origin ha attivato delle liste d’attesa. Gli aspiranti turisti dello 

spazio possono, comunque, registrarsi sui siti Web delle società per essere sempre aggiornati e avere  ulteriori informazioni.  

  

I requisiti fisici  

Non tutto, però, si può comprare. Per intraprendere questo viaggio è necessario godere di una buona  condizione fisica. Per Virgin Galactic, la formazione dovrebbe durare solo 5 giorni. Il primo volo di Blue  Origin ha trasportato anche la persona più anziana mai andata nello spazio, un ex-pilota di 82 anni. Tra i  criteri richiesti quando si fa l’offerta per un posto a bordo sono: non avere paura delle altezze, essere in  grado di salire l’equivalente di 7 piani in meno di 90 secondi (per la torre di lancio), e non pesare più di 100  kg.  

  

Sarà assicurabile?  

Sì. L’assicuratore francese Axa sta già lavorando ad una polizza per assicurare i passeggeri contro i danni  fisici. Axa attualmente offre un’assicurazione contro le apparecchiature spaziali delle aziende come, ad  esempio, i satelliti.  

  

Se il cliente volesse investire nel turismo spaziale?  

Gli investitori affascinati dai viaggi nello spazio, oltre che viaggiare loro stessi, possono anche investire in  questo promettente settore. Al momento però non ci sono molte opzioni disponibili visto che Blue Origin e  SpaceX di Elon Musk sono di proprietà privata e Virgin Galactic Holdings (SPCE) è l’unica società di turismo  spaziale quotata in borsa. Il mondo degli ETF ha invece subito fiutato l’opportunità con ARK Space  Exploration & Innovation ETF (ARKX) di Cathie Wood che include una cinquantina di aziende con legami con  il turismo spaziale: lanciato a marzo ha già asset under management superiori a 600 milioni USD.    

Quanto potrebbe diventare grande il turismo spaziale?  

Sull’onda dell’entusiasmo per il successo di queste prime “gite fuori terra”, per gli investitori potrebbero  aprirsi, oltre a prospettive di futuri voli orbitali a scopi turistici, anche opportunità di investimento.    

Oggi la Space Economy è a portata di portafoglio anche degli investitori retail. Secondo la Satellite Industry  Association complessivamente la Space Economy conta già su un giro d’affari di 366 miliardi di dollari di cui  il 74% riconducibile all’industria satellitare. Ma il settore cresce a ritmi vorticosi, aprendo di giorno in giorno  nuovi orizzonti agli investitori.  

  

Liwag crede che il turismo spaziale un giorno diventerà un’ industria da 10 miliardi di dollari: più o meno  quanto la dimensione del mercato degli yacht noleggiati e delle automobili di fascia alta.    

È su questi presupposti che io e il mio cliente, alla fine, abbiamo deciso al rientro delle vacanze di destinare  1200 euro (corrispondente all’incirca al ricavo dell’affitto di un immobile) in un piano di accumulo azionario  internazionale. In dieci anni accumuleremo un capitale di 144mila euro che con una stimando un  rendimento (azionario internazionale) del 6% annuo, corrisponderà ad un montante di poco inferiore ai  200.000 euro.  

  

Realizzerà il suo sogno? Non possiamo prevederlo, le variabili sono tante e, come avrete capito,  indipendenti dalle sue effettive volontà. 

Intanto, abbiamo posto le basi affinché si realizzi! Che sia un viaggio nello spazio o qualunque altra cosa  desideri, il mio cliente tra 10 anni raggiungerà un altro obiettivo economico considerevole, che potrà  destinare alla soddisfazione di un suo bisogno o semplicemente di un suo desiderio.    

Un buon consulente finanziario, come dico sempre, deve:  

⁃ Fare investire per obiettivi;  

⁃ Soddisfare le esigenze e i bisogni dei clienti;  

⁃ Aiutarli a raggiungere i loro sogni.  

  

Questi sono i tre diktat che danno corpo alla mia mission e, ogni giorno, la porto avanti con passione. Verso  l’infinito ed oltre, è questo il caso di dirlo!  

 

Vito Ferito

 

www.nicolaporro.it vorrebbe inviarti notifiche push per tenerti aggiornato sugli ultimi articoli