Economia

La Fed: meno acquisti di obbligazioni e tassi in rialzo a partire dal 2022

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La Fed non si fa ammorbidire dalla crisi del settore immobiliare cinese, tanto che I funzionari della Banca Centrale americana hanno segnalato che probabilmente inizieranno presto a ridurre il loro programma di acquisto di obbligazioni e hanno rivelato una crescente propensione ad iniziare ad aumentare i tassi di interesse nel 2022. 

Se i progressi verso gli obiettivi di occupazione e inflazione della Fed “continuano ampiamente come previsto, il comitato ritiene che presto potrebbe essere giustificata una moderazione nel ritmo degli acquisti di attività”, ha dichiarato  il Federal Open Market Committee.

La Fed ha anche pubblicato proiezioni trimestrali aggiornate che hanno mostrato che i funzionari sono ora equamente divisi sull’opportunità o meno di iniziare ad aumentare il tasso sui fondi federali già dal prossimo anno, secondo la stima mediana dei partecipanti al FOMC. A giugno, la proiezione mediana non indicava aumenti dei tassi fino al 2023.

Il nuovo dot plot della Fed
 

Il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti è sceso al 5,2% ad agosto, ben al di sotto del picco di aprile 2020 del 14,8%. Ma è ancora al di sopra del tasso del 3,5% che prevaleva nel febbraio 2020, poco prima che colpisse la pandemia. I funzionari della Fed hanno affermato di aspettarsi di mantenere il tasso dei fondi vicino allo zero “fino a quando le condizioni del mercato del lavoro non avranno raggiunto livelli coerenti con le valutazioni del comitato sulla massima occupazione”.

L’inflazione, secondo la misura preferita dalla Fed, è stata del 4,2% nei 12 mesi fino a luglio, ben al di sopra dell’obiettivo del 2% della banca centrale. Molti funzionari della Fed hanno affermato che si aspettano che torni a circa il 2% dopo che le interruzioni temporanee della catena di approvvigionamento derivanti dalla pandemia sono state risolte, sebbene molti abbiano anche citato i rapidi aumenti dei prezzi come motivo per iniziare ad aumentare i tassi già dal prossimo anno. 

 

Leopoldo Gasbarro

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