Economia

Oggi: nel confronto col passato le prospettive del domani

#HISTORYTELLING – LA VITA IN INGHILTERRA NEL 1500 

Scrivo questo articolo alla fine dei primi due mesi di guerra in Ucraina. La penuria di gas in Italia per il prossimo futuro è un rischio sempre più probabile e con esso è prevedibile un effetto pesante sulle comodità della nostra vita, comodità a cui siamo ormai abituati.

Oggi, quando ci laviamo le mani e ci lamentiamo perché la temperatura dell’acqua non è come piace a noi, questo articolo può forse renderci capaci di una migliore sopportazione pensando come erano le cose una volta…

 

Ecco alcuni fatti (non necessariamente provati) sulla vita in Inghilterra nel 1500.

  • Copritelo con i fiori

La maggior parte delle persone si sposava a giugno perché aveva fatto il bagno annuale a maggio e a giugno aveva ancora un odore sopportabile. Tuttavia, iniziando a maleodorare, le spose portavano quasi sempre con sé un mazzo di fiori per nascondere l’odore corporeo.

Il bagno si faceva in una grande vasca piena di acqua calda. L’uomo di casa aveva il privilegio dell’acqua pulita, poi nella stessa acqua si bagnavano tutti gli altri: prima gli uomini, poi le donne, i bambini e infine per ultimi i neonati. A quel punto l’acqua era così sporca da poterne perdere qualcuno dentro la vasca – da qui il detto: “Non gettare via il bambino con l’acqua del bagno (Don’t throw the baby out with the bath water)”.

 

2) Dal tetto al detto

Le case avevano tetti di paglia: paglia spessa, accatastata, senza strutture di legno sotto. Era l’unico posto in cui gli animali potevano riscaldarsi, quindi i cani, i gatti e gli altri piccoli animali (topi e insetti) vivevano sul tetto. Quando pioveva, il tetto diventava scivoloso e a volte gli animali scivolavano e cadevano giù, da qui il detto “Piovono cani e gatti (It’s raining cats and dogs)”.

 

3) Dal tetto al letto

Non c’era nulla che impedisse alle cose di cadere in casa. Questo rappresentava un vero problema nella camera da letto, dove insetti e altri escrementi potevano rovinare un bel letto pulito. Quindi, un letto limitato da colonne e con un lenzuolo appeso sopra offriva una certa protezione. Così sono nati i “letti a baldacchino (Canopy Beds)”.

 

4) L’equilibrio dei ricchi

Il pavimento era sporco. Solo i ricchi avevano qualcosa di diverso dallo sporco, da cui il detto “sporco da poveri (Dirt Poor)”.

I ricchi avevano pavimenti in ardesia che diventavano scivolosi in inverno quando erano bagnati: e allora i proprietari spargevano della crusca sul pavimento per mantenere l’equilibrio. Con il passare dell’inverno, continuavano ad aggiungere sempre più crusca per cui quando si apriva la porta di ingresso essa iniziava a scivolare fuori. Una tavola di legno era posta perciò sull’ingresso che fungeva da “salva crusca (Thresh hold)”.

 

5) L’eterno stufato

Nella zona della cucina c’era una grande caldaia, una “pentolona” sempre appesa sul fuoco. Ogni giorno accendevano il fuoco e aggiungevano dei cibi alla caldaia. Consumavano principalmente verdure e poca carne. Mangiavano dello stufato per cena, lasciando gli avanzi nella pentola a raffreddarsi e riprendevano a consumarlo il giorno seguente. A volte lo stufato rimaneva nella pentola per parecchio tempo – di qui i versi: “Stufato di piselli caldo, stufato di piselli freddo, stufato nella pentola vecchio di nove giorni (“peas porridge hot, peas porridge cold, peas porridge in the pot nine days old”).

 

6) Solo un po’, eh!

A volte potevano ottenere carne di maiale, il che li faceva sentire davvero speciali. Quando arrivavano degli ospiti, appendevano (se lo avevano) il loro prosciutto al chiodo per metterlo in mostra. Era infatti un segno di ricchezza che un uomo potesse averlo in casa. Ne avrebbero tagliato un po’ da condividere con gli ospiti e si sarebbero seduti tutti insieme a “masticare il grasso (chew the fat)”.

 

7) Presunti colpevoli

Le persone ricche usavano piatti di peltro. Cibi con un alto contenuto di acido causavano il trasferimento di parte del piombo del peltro sul cibo, causando avvelenamento da piombo e anche la morte. Questo accadeva più spesso con i pomodori: per questa ragione quindi per i successivi 400 anni circa i pomodori furono considerati velenosi.

 

8) Voilà, la mise en place!

La maggior parte delle persone però non aveva piatti di peltro, ma usava “trencher”, pezzi di legno con la parte centrale scavata a mo’ di ciotola. Spesso i trencher erano fatti di pane raffermo, così vecchio e duro che potevano usarlo per un bel po’ di tempo. I trencher non venivano mai lavati e molte volte vermi e muffe si annidavano nel legno e nel pane vecchio. Dopo aver mangiato trencher ammuffiti si poteva essere vittime di “stomatiti (trenchmouth)”.

 

9) Gerarchia delle briciole

Il pane era distribuito in base al ruolo sociale. I lavoratori ricevevano il fondo bruciato della pagnotta, la famiglia la parte centrale e gli ospiti la parte superiore o “crosta superiore (“upper crust”).

 

10) Cin-cin? Ciao ciao!

Tazze di piombo venivano usate per bere birra o whisky. La combinazione a volte metteva i bevitori fuori combattimento per un paio di giorni. Qualcuno che camminava lungo la strada li prendeva per morti e li preparava per la sepoltura. Erano stesi sul tavolo della cucina per un paio di giorni e la famiglia si radunava intorno e mangiava e beveva aspettando di vedere se si svegliavano – da qui l’usanza di tenere una “veglia (wake)”.

 

11) Dlin-dlin! Eccomi!

L’Inghilterra era piccola e già allora gli abitanti avevano iniziato a esaurire posti dove seppellire le persone. Allora cominciarono a riaprire le bare portando le ossa in una “casa delle ossa (bone house)” e a riutilizzare le tombe. Quando hanno riaperto queste bare, in una ogni 25 circa hanno trovato segni di graffi all’interno e si sono resi conto di avere seppellito persone vive. Allora hanno pensato di legare un filo al polso della salma, fare uscire il filo dalla bara e legarlo a una campana. Qualcuno restava al di fuori della tomba la prima notte facendo il “turno del cimitero” (graveyard shift) per ascoltare la campana; quindi, alcuni potevano essere “salvati dalla campana (saved by the bell)” oppure erano considerati “suonatori morti (dead ringer)”.

Mi arresto qui. Spero che il futuro possa essere migliore di quello che temiamo oggi.

Ma c’è anche un aspetto “pessimista”, ben descritto dal grande Albert Einstein:

“Non so con quali armi verrà combattuta la terza guerra mondiale, ma la quarta guerra mondiale sarà combattuta con bastoni e pietre”.

 

Edoardo Lombardi, 22 maggio 2022

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