Commenti all'articolo Basta con la scuola unica di Stato

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Ivo Biavaschi
Ivo Biavaschi
5 Novembre 2019, 18:41 18:41

Caro Giuseppe, ottimo ed esaustivo commento che sottoscrivo in toto. Grazie.

Giuseppe
Giuseppe
5 Novembre 2019, 17:33 17:33

Che triste risposta, e addirittura semi fascista nella sua violenza, gentile Sal! Da lei sinceramente non me l’aspettavo; pur essendo spesso in disaccordo, ho spesso apprezzato i toni pacati. Non in questa circostanza, in cui offende con indifferenza migliaia di bravissime persone, bravissimi insegnanti e così via. Non mi rifaccio a luoghi comuni tra i quali, ricordo sommessamente, a fianco del trito “le scuole private sono diplomifici” c’è l’altrettanto noto “i lavoratori statali sono tutti parassiti incapaci”. Due ovvie e false scemenze, che fanno poco onore a chi le enuncia. Quindi parto dalla mia esperienza, che so essere vera, lunga (ho una certa età), discretamente agganciata al “settore” (per quanto io appartenga al mondo universitario, sono sempre in contatto con molte scuole superiori) e arricchita dal confronto con molti amici, parenti e tante realtà famigliari con diverse esperienze. In particolare parto da queste ultime, poiché lei scrive, a mio avviso, una cosa tremenda; in buona sostanza, come accennavo, quasi “mussoliniana”: “la scuola che le famiglie ritengono migliore per le loro esigenze sono quelle in cui i figli vengono promossi”. Non è la mia esperienza, per nulla. Ci sono brutte eccezioni, ma sono per l’appunto eccezioni, rarità. La sua affermazione fa un po’ il paio con quella del duce che suonava più o meno così: “non possiamo lasciare alle famiglie un… Leggi il resto »

Davide V8
Davide V8
5 Novembre 2019, 17:28 17:28

Ottime considerazioni. E’ noto da anni come, con quello che i contribuenti spendono per un alunno nella scuola pubblica, potrebbero coprire le rette di scuole private costose, ed a maggior ragione di scuole private normali. La “soluzione” è nota da decenni: un “buono scuola” che permetta a genitori e studenti di scegliere la scuola che più soddisfi le loro esigenze, creando così un mercato virtuoso e concorrenziale. Salvaguardando il garantire a tutti l’istruzione, ma al servizio degli studenti, cioè dei clienti, anzichè dell’apparato pubblico. – Chiaramente non si fa perchè lo stato, coi suoi adepti statalisti, non intende la scuola a vantaggio degli studenti, ma a vantaggio dell’apparato pubblico, che la usa senza ritegno per lobotomizzare chi la frequenta, con una propaganda volta semplicemente alla creazione di tante pecorelle apensanti ed adoranti del dio stato. E’ uno degli strumenti principali per creare “sheeple” che approvino plaudenti alla interminabile sequela di orrori che verranno poi loro proposte. La stessa frequenza obbligatoria in misura sempre maggiore serve a creare piccoli schiavetti conformisti come non mai, che non concepiscano nemmeno il tempo LIBERO. C’è un bel video recente di Barbero (già citato): https://www.youtube.com/watch?v=q-Za-LT47DE a ricordarci come la scuola sia il trionfo del conformismo, la morte del pensiero critico e della creatività, per creare tanti esecutori, che non discutano e non si facciano troppe… Leggi il resto »

Renato Pisani
Renato Pisani
5 Novembre 2019, 16:42 16:42

In Italia cose di questo tipo semplicemente non si possono fare. Troppi interessi.

Privata78
Privata78
5 Novembre 2019, 16:39 16:39

Lucia, veramente gli insegnanti che lavorano presso le paritarie sono pagati meno rispetto agli insegnanti delle scuole statali, inoltre hanno meno ferie e fanno un monte ore più alto, i orsi di aggiornamento se vogliono farli li pagano loro e non lo stato. Il personale docente supplente é come un docente alle private anzi forse peggio perché chi é supplente alla scuola statale viene pagato dopo mesi dalla supplenza fatta, per non parlare del fatto che magari ha una specifica es: insegnante di lingue invece si trova a fare l’insegnante di sostegno per il quale é impreparato (io sono un ex docente di scuola pubblica specializzata in lingue) e prima ancora sono stata un assistente legale, diciamo che avendo avuto un figlio ho preferito dedicarmi a lui che( ha 7 anni) e frequenta una scuola privata, posso dirti che nessuna delle sue maestre favorisce nessuno e che nessun genitore chiede che dia trattato con i guanti il proprio pargolo, inoltre le insegnanti sono piú disponibili ed accettano di piú la diversità integrando gli studenti e ti posso dire che c’é molta collaborazione tra genitori, insegnanti e territorio. Comunque l’articolo in questione parla d’altro di non dar valore al diploma, di chiedere le scuole private e statali paritarie a Milano sono molte ed aiutano quelle famiglie che hanno difficoltà a seguire… Leggi il resto »

italo lanza
italo lanza
5 Novembre 2019, 16:23 16:23

La scuola statale, pareggiata o privata deve essere Maestra di vita; deve fornire le nozioni fondamentali, ma soprattutto insegnare a come imparare quanto ci è utile e apprendere nel contempo a ragionare autonomamente al ci fuori degli schemi delle ideologie e dei pregiudizi imperanti nella società, in cui viviamo. E’ così che si può costruire il proprio avvenire e la propria vita.

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