Società

La sinistra vuole abolire i compiti a casa

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Ma la sinistra tedesca è pagata dagli americani? Boh, di solito è d’uso foraggiarle entrambe, le fazioni, come fa l’industria delle armi negli Usa, così da assicurarsi, anche dopo l’ennesima strage per futili motivi, il lavoro. Perché questa premessa? Perché è sempre dalle sinistre che vengono le proposte tese, se approvate, ad affossare vieppiù la nazione su cui esse insistono.

Per tornare alla Germania, l’ultima è della Schlein locale, Janine Wissler capa della Linke. In un «appassionato intervento» (sic repubblica.it) sul Tagesspiegel ha scatenato il dibattito (e te pareva…) sugli scolastici compiti a casa, che lei vorrebbe abolire in quanto fomentatori di «stress quotidiano» che «avvelena la vita famigliare, produce conflitti, pressioni, lacrime, alimenta aggressioni». Addirittura. Si spera che qualche giornalista di destra vada a scandagliare la vita della Wissler per farci sapere come andavano le cose in casa sua quand’era scolara lei.

Perché ho esordito con gli americani, chiedete? Be’, la loro è l’unica sinistra che può permettersi il più bieco sciovinismo a spese altrui. Più volte, su questo blog, ho scritto (e non solo io) che il vero problema per la sinistra Usa non è tanto Putin, quanto la Germania. Ridimensionarla, impedirle di far da locomotiva europea (e poi chissà cos’altro) tagliandole l’accesso al gas russo quasi regalato, frenarne in ogni modo lo sviluppo economico pompando il no-nuke, eccetera. Infine, la Nato total-europea ma sempre a conduzione americana, ricorderà ai riottosi che gli «alleati» sono in realtà vassalli. Nulla di nuovo, lo facevano già i romani. Con la differenza che lo dicevano chiaro.

Come ho già avuto modo di scrivere, la liason tra cervelli tedeschi e risorse russe è sempre stata la bestia nera di inglesi prima e angloamericani poi. Già: cervelli tedeschi. Ovviamente, non nel senso della superiorità “ariana” ma in quello di efficienza. Per esempio, noi italiani siamo geniali e creativi, ma troppo individualisti e indisciplinati per far fruttare queste caratteristiche.

Ed eccoci al punto: i compiti a casa. Quando i bambini tedeschi andavano in classe rapati a zero, cantavano l’inno in uniforme e dicevano la preghiera sull’attenti mentre il maestro li controllava armato di bacchetta, e a casa non avevano quasi tempo di dormire per la mole di lavoro scolastico da eseguire, per ben due volte la Germania fu capace di combattere da sola contro tutto il pianeta. E ancora adesso, dopo essere stata per ben due volte spianata rasoterra, a qualcuno fa paura. E allora, tutto fa: forza con la lagna dei «poverini» cui tocca fare (spaventoso!) i compiti a casa, forieri, come tutti sanno, di ogni nefandezza casalinga e familiare. Nuovo input per gli avvocati divorzisti: puntate il dito sui compiti a casa della creatura, notori sfasciafamiglie e creatori di frustrati-repressi-violenti-disadattati. Consiglio alla Linke: promuovere, in contemporanea, il voto ai sedicenni. E un bel bacino elettorale è assicurato.

Rino Cammilleri, 29 marzo 2023

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