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Forse la lettura di un eloquente saggio di BRUNO LEONI – quasi sconosciuto in Italia -, aiuterebbe a meglio comprendere i limiti e gli svantaggi del diritto romano in paragone al diritto britannico (naturale).
Inizialmente pubblicato in inglese: FREEDOM AND THE LAW, New York, Nostrand, 1961; tradotto in italiano, LA LIBERTÀ E LA LEGGE Introduzione di Raimondo Cubeddu, Macerata, Liberilibri, 1995.
Premetto che non ho letto il libro, ma forse lo leggerò.
Ho ammirato entrambi i Magistrati in epoca Mani Pulite, dove la gente comune tifava per i rappresentanti della legge, contrapposti a politici e imprenditori corrotti che per anni, pur combinandone di tutti i colori, rimanevano sempre impuniti e sorridenti.
Personalmente devo confessare che sono dalla parte di Piercamillo Davigo, ingiustamente accusato di essere manettaro, l’ho conosciuto personalmente durante il mio lavoro, e devo dire che assistendo ai suoi dibattiti pubblici o in chiacchierate amichevoli, si può considerare solo un mero esecutore ed osservatore della legge, del codice di p.p. e del c.p.
Tutti quelli che lo definiscono in modo poliziesco manettaro e senza cuore, sempre dal mio modesto punto di vista, difendono se stessi o qualcuno cui sono legati professionalmente o affettivamente.
“ Se ci sono carceri sovraffollate, non si mandano ai domiciliari i detenuti, ma si costruiscono nuove carceri”
“ Se uno si ritiene innocente, non accetta la prescrizione, ma va fino al terzo grado di giudizio”
Alcune delle sue semplici considerazioni.
Cordiali saluti.