Commenti all'articolo Perché è giusto che di Covid parliamo noi filosofi

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Giorgio
Giorgio
2 Agosto 2021, 10:44 10:44

Quando si parla del virus, allora “i Virologi hanno autorità assoluta”. È proprio questa mentalità errata che ha creato gli odierni nuovi mostri: tronfi scienziati prezzolati che contaminano, con le loro retribuite convinzioni, ogni fascia oraria di radio e tv.

Cambiasso
Cambiasso
1 Agosto 2021, 17:37 17:37

Scienziato è per caso colui che, chiamato a esprimersi sul virus Sars-Cov2, dà una mano a portarci fuori dalla pandemia e, ovviamente, non si preoccupa di altre patologie che nel frattempo esplodono?
E allora queste a chi competono? Ad altri scienziati, che a loro volta ovviamente…?
L’unica sintesi è la politica, che in realtà ora è assente!

Felix
Felix
1 Agosto 2021, 16:57 16:57

Ma parlino e scrivano i filosofi di filosofia e politica, tanto i virologi si dilettano anche a trattare di diritto (costituzionale e penale), di sociologia, di varie ed eventuali.
E chi dice che le sciampiste non abbiano qualcosa di interessante da dichiarare?

Davide V8
Davide V8
1 Agosto 2021, 16:56 16:56

Qualsiasi tentativo di definire cosa sia la scienza, con che criteri possa e debba operare, con che limiti, è una questione *prettamente filosofica*, perchè attiene appunto alle modalità ed ai limiti che l’uomo ha per allargare la propria conoscenza della realtà stessa (realtà = concetto filosofico su cui si può discutere a lungo).

E’ allucinante che in pochi se ne rendano conto.
E’ allucinante che in pochi capiscano che gli “scienziati” che danno risposte approssimative, superficiali, ignoranti, sbagliate, stanno precisamente “filosofeggiando” su queste domande.
Facendolo male quando non malissimo.

Davide V8
Davide V8
1 Agosto 2021, 16:40 16:40

..perchè una cricca di ignoranti pseudoscienziati ha deciso, in sostanza, di fare filosofia a buon mercato senza capirci nulla.

Se gli scienziati non capiscono i limiti di ciò che fanno (e questa è *filosofia*), stanno semplicemente operando ed affermando, spesso *inconsapevolmente*, una filosofia *sbagliata* in campo scientifico.

Notare come andiamo dall’intrepretazione del “non c’è evidenza” che da anni ripetono, al “tocca a te dimostrare x (ipotesi nulle arbitrarie), a – mi si permetta di dirlo – l’interpretazione di questioni statistiche che, quando affrontate in profondità, assomigliano *molto* a questioni filosofiche.

Davide V8
Davide V8
1 Agosto 2021, 16:37 16:37

>”fatta la tara di quel fallibilismo popperiano a buon mercato che tutti sembrano oggi avere introiettato, dallo scienziato ci attendiamo certezze e “verità”, cosa che i filosofi non possono offrire. Lo scienziato sta in laboratorio perché deve perseguire ciò che è “puro””

Qui sta il gravissimo errore che in troppi compiono.

Lei stesso sta definendo, in termini filosofici, quale sia il ruolo della “scienza”.
Che non si autodefinisce affatto, e non è affatto “sicura” nè “ovvia” come vuole far credere.

E’ appunto compito della filosofia discuterne il ruolo ed i limiti.
Cosa che non viene fatta, perchè..
(continua)

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