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Ma “riservisti e nuove leve” non dovevano essere già stati schierati dalla Russia? Ora scopriamo che “attualmente non sono stati ancora lanciati sul campo di battaglia”… Nel frattempo Putin avrebbe dovuto essere da mesi morto per 3 tumori differenti nel caso fosse riuscito a scampare ad un paio di golpe interni, frutto dei suoi generali o degli oligarchi a cui erano stati congelati i beni in Europa. La portarei mediatiche occidentali sono formidabili macchine di propaganda per chi, ultracinquantenne oggi, ha vissuto quelle sovietiche della Pravda negli anni ’70…
Putin si avvia a una catastrofica fine, lui e la Russia. Ormai è chiarissimo che non solo non può vincere ma che probabilmente perderà anche la Crimea. Ci lascerà la testa sulla sua sporca guerra e pagherà in una volta sola per tutto l’orrore che ha sparso nel mondo in questi anni. Città siriane e cecene rase al suolo, giornalisti e oppositori assassinati in patria e all’estero. Speriamo muoia malissimo.
Forza Putin, prenditi Odessa e abbatti il nuovo Hitler assieme a quella associazione a delinquere chiamata Nato e ONU
Sulla testa “controinformazione” è stato più volte scritto che l’obbiettivo di Putin era togliere ogni sbocco sul mare all’Ucraina.
I rappresentanti russi non hanno mai parlato di guerra rapida, gli unici ad averne parlato e scritto sono stati gli occidentali.
Perché non si scrive delle manovre polacche, nemmeno tanto velate, per riprendersi dei territori ucraini che considerano loro?
Giusto per fare il mago Otelma della situazione, prevedo che tra russi, polacchi e la golosità territoriale di un altro paio di pesi vicini dell’Ucraina come era all’inizio della guerra rimarrà ben poco.
Gli analisti, caro Milanesi, non ne imbroccano nessuna. Nel caso del ucraina, doveva cadere in tre giorni, vabbe’ in due settimane, forse in tre mesi. Me li ricordo alla lavagna a fare i professorini. Risultato dall inizio dell estate situazione in stallo da una parte e dall altra. Ora mi si viene a parlare di Odessa! Possono provarci, certo ma occuparla con le scarpe sul terreno, vuol dire un bagno di sangue di giovani russi. Caro Milanesi non si inoltri in previsioni. Scommetto con lei che fra due mesi la situazione sul terreno sara’ ancora quasi quella di adesso e se non si mettono a un tavolo fra 6 mesi ancora cosi’.
Finke’ dura fa verdura!