Zuppa di Porro.
00:00 Buongiorno ai commensali.
00:15 Ritorna il giornale unico del virus. Repubblica e Stampa da orrore: un bambino di 11 anni muore di Covid, scrivono. Ovviamente è falso: aveva una malattia purtroppo incurabile, che loro non raccontano. Ma dicono che un morto “con il Covid” è un morto “di Covid” e fanno ricadere la colpa sui genitori che non si erano vaccinati. E questo non è sciacallaggio?
03:00 E poi bellissima intervista al mitico oro olimpico Vito Dell’Acqua titolata: “Il vaccino mi ha regalato la libertà e l’oro”. E così pesano di convincere gli indecisi. Però alla terza riga l’atleta carabiniere dice: l’ho fatto e lo consiglio, ma non obbligherei nessuno. Ma questo non vale per Rep.
06:45 Suicidio di Giuseppe De Donno, padre della cura sul plasma iperimmune.
07:25 Vaccini, Vaia uno dei pochi dotati di buon senso: dobbiamo convincere, e su AstraZeneca abbiamo disorientato.
08:00 Brambilla, il giorno dopo, copia Gramellini, che evidentemente fa scuola: perché i no pass non urlavano contro il lockdown. Sarebbe in effetti una bella contraddizione: ma non è vera. Basta vedere proprio Cacciari e Agamben contro lockdown.
08:55 Per fortuna che a Cacciari consentono la prima sulla Stampa, in cui il filosofo sbertucciato da tutti dice una cosa semplice: nessuno è contro il vaccino, ma una scelta è libera se consapevole. Vaglielo a spiegare a Gramellini.
09:20 Parola ai commensali.
09:40 Sul ritorno a scuola il solito casino. Ma fermi tutti la Azzolina dà una lezioncina al Foglio. Da leggere Capezzone su La Verità.
11:25 Leonardo, ex Finmeccanica, assume il pargolo, mica tanto ha 49 anni, di Tabacci, quello duro e puro.
14:35 Bagarre al Corsera, dove Miccichè, di Intesa, molla Cairo prima del consiglio su Blackstone: guerra di finanza, ma anche un po’ meno.
16:20 Pil, per il Sole24Ore l’Italia cresce più della Germania, ma…
17:40 Giustizia, ira del centrodestra sulla riforma e gran casino per il pm De Pasquale: il Csm potrebbe spostarlo da Milano.
18:10 Torna In Treatment, la serie americana, ma sarà politicamente corretta.
