Esteri

Assalto al Campidoglio: colpa di Trump o dell’Fbi? - Seconda parte

Contro-inchiesta sugli scontri a Capitol hill dei fan di Trump

Putin e le ombre sul 6 gennaio

Con molta abilità, lo stesso presidente Vladimir Putin ha preso tempo fa la palla al balzo, sfruttando a suo vantaggio l’opacità che ancora avvolge la rivolta trumpiana di Washington. Intervistato durante l’incontro bilaterale a Ginevra da NBC News, il presidente della Federazione russa ha così ribattuto all’accusa di un suo ruolo nell’assassinio dell’oppositore politico Alexei Navalny: “Noi non facciamo queste cose in Russia. Ma a lei voglio chiedere: chi ha ordinato l’uccisione della donna entrata nel Campidoglio e uccisa da un poliziotto? Sa che oltre 450 individui sono stati arrestati solo per essere entrati a Capitol Hill per una protesta? Erano lì dentro per manifestare politicamente il loro dissenso”. A una domanda non si risponde con un’altra domanda, secondo il fairplay giornalistico. Ma il leader russo ha voluto mandare un messaggio. Se lui è stato accusato dagli americani di essere un “killer”, la loro democrazia interna non sta messa tanto meglio. Babbitt, la giovane veterana californiana a cui Putin fa riferimento, era infatti disarmata e sulla sua uccisione da parte di un agente non è mai stata svolta un’indagine per accertarne la responsabilità e la causa.

Non sarà facile, come per la parallela inchiesta sull’origine del Covid-19, arrivare a una verità condivisa. Il pericolo di depistaggi, manipolazione dei fatti e inquinamento delle prove resta incombente. Anche se quella dell’Fbi potrebbe sembare la solita “teoria complottista”, nei media c’è chi ha evocato un inquietante precedente. Dai documenti processuali dell’attentato di matrice islamista avvenuto nel 2015 a Garland, in Texas, si scoprì che nel gruppo dei fondamentalisti islamici figurava un agente sotto copertura dell’Fbi. Un uomo, non identificato, che scambiava messaggi con i terroristi armati nei giorni precedenti l’attentato. Per questo le domande poste da Revolver News e dal NYT meriterebbero, urgentemente, una risposta di alto livello.

Beatrice Nencha, 27 ottobre 2021

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