Cronaca

Botte al poliziotto: il frame inedito, guardate cosa fa il manifestante

Il corteo anti decreto Sicurezza a Roma cerca di forzare il blocco. Carica della polizia? No: ecco la verità

Dl Sicurezza manifestazione polizia

Ricordate la manifestazione a Roma dello scorso 4 aprile? Sì. I giornali ne hanno parlato: il sit-in era stato organizzato dalla “Rete No ddl Sicurezza” ed era stato convocato proprio in occasione del Consiglio dei Ministri che avrebbe varato il decreto con misure a favore dei poliziotti (e tanto altro). Presenti alla manifestazione anche Pd, M5s, Avs, +Europa e Cgil. Beh: i manifestanti hanno cercato di muoversi in corteo per raggiungere la Camera dei Deputati e Palazzo Chigi ma sono stati ovviamente fermati da uno sbarramento di camionette della polizia. Quando alcuni hanno cercato di forzare il blocco, ne sono nati alcuni momenti di tensione con tanto di lancio di bottiglie e fumogeni.

Bene. Anzi: male. Quasi tutti i giornali hanno riportato i fatti parlando di “scontri” tra giovani e polizia, alcuni – vedi Repubblica – ha pure calcato l’attenzione sulle “manganellate” degli agenti sui manifestanti. Falso. O meglio: così sembra che la polizia abbia deliberatamente voluto picchiare i poveri ragazzi disarmati per reprimere il loro dissenso. Ma non è così. Intanto sono stati loro ad avvicinarsi alla camionetta “pretendendo” di muoversi in corteo quando era chiaro che sarebbe stato impedito loro per ovvi motivi di sicurezza (vogliamo forse che si ripeta un caso-Cgil dopo l’assalto alla sede del sindacato?). Ma soprattutto quello che quasi nessuno ha notato, ma che Quarta Repubblica ha catturato con un video, è che la scintilla che ha fatto scattare gli “scontri” l’ha accesa uno dei presenti con un cazzotto in faccia ad un poliziotto.

Nel video si vede chiaramente uno dei manifestanti colpire con un pugno uno degli agenti (saranno due quelli feriti alla fine della giornata), aggressione senza senso a cui poi sono seguiti pure lanci di fumogeni e petardi. “Queste immagini mi mettono tristezza – ha detto Giuseppe Cruciani al Tavolo per due – Mi metto nei panni di quei funzionari che ogni volta che ci sono queste manifestazioni sono sottoposti a tutto questo e anche a peggio. Il problema è l’ìimpunità: queste persone che a volto scoperto lanciano fumogeni e danno pugni vuol dire che si sentono impuniti, sanno che i loro gesti non verranno sanzionati. Da una parte gli agenti non possono reagire e le leggi non sono particolarmente repressive”.

Cruciani non ha dubbi: lo Stato dovrebbe lasciare mano libera agli agenti per reagire ad atti di violenza di chi manifesta: “Non è possibile che chi aggredisce le forze dell’ordine la passi liscia”. Il problema? Che i due poliziotti feriti sono passati inosservati nei media, mentre se un solo manifestante violento avesse perso mezzo dito di sangue per una manganellata sarebbe finito in prima pagina.

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