Cronaca

Burocrazia canaglia: ganasce all’auto per 1 centesimo da pagare

Fermo auto

La Campania è al centro di una controversa e singolare vicenda amministrativa, in cui un cittadino di Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno, ha ricevuto una notifica di fermo amministrativo per un importo davvero irrisorio: 0,01 euro. Come riferito dal Corriere, il cittadino avrebbe ricevuto una comunicazione ufficiale da parte delle autorità fiscali, per informarlo che la sua autovettura sarebbe stata soggetta a blocco in mancanza del suddetto importo.

L’avvocato che ha preso in carico il caso, Marco Pisapia, ha reso noto l’insolita questione attraverso i suoi canali social. Utilizzando l’ironia, Pisapia ha raccontato l’intera vicenda, sottolineando il paradosso burocratico dietro una decisione cosi estrema per un’irrisoria somma. La comunicazione di notifica e stata recapitata in una lettera con intestazione Regione Campania e Municipia, l’azienda selezionata da Palazzo Santa Lucia per il recupero dei tributi.

È una storia che si inserisce nel più ampio contesto di tensioni legate alla riscossione delle tasse in Italia, con molti cittadini che denunciano richieste ingiuste e spesso irrazionali. Nel caso specifico, il cittadino di Cava de’ Tirreni si è rivolto all’avvocato Pisapia, che sta progettando un ricorso per far luce sulla questione.

La vicenda e tanto paradossale da richiedere un approccio diverso. E Pisapia ha cercato di farlo attraverso l’ironia e un personaggio comico da lui creato, Gennarino Pandemia. L’alter ego del legale, un personaggio che ha portato Pisapia anche sul palco di Italia’s Got Talent nel 2021, e stato il veicolo attraverso il quale l’avvocato ha voluto denunciare un sistema burocratico spesso eccessivamente punitivo nei confronti dei cittadini.

La lettera di notifica di cui e stato destinatario il cittadino di Cava de’ Tirreni e solo un caso emblematico tra le tante controversie legate alla riscossione delle tasse in Italia. Una storia che, tra il serio e il faceto, sottolinea l’urgenza di rivedere un sistema burocratico che talvolta sembra non tener conto della ragionevolezza nell’applicazione delle leggi.