Clamorosa bufala sul “record” di ferie di “LaRussa&co”

Repubblica spara (a salve) e dimentica di controllare i dati. Indovinate chi concesse ben 39 giorni di vacanza ai parlamentari?

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senato vacanze

Qui la bufala è talmente clamorosa che siamo sicuri gli amici debunker di Open e similari non tarderanno ad intervenire. Intanto ci proviamo noi a fare un minimo di chiarezza. Dopo le accuse di stupro al figlio e altre innumerevoli “gaffe” che il presidente del Senato avrebbe commesso, l’ultima polemica che Repubblica solleva su Ignazio La Russa riguarda le ferie estive dei senatori. Testuale: “La vacanza record (di 5 settimane) di La Russa&co. è un caso”.

Ovvia l’indignazione media dell’italiano medio, visto che farsi cinque settimane di ferie tra agosto e settembre con lauto stipendio regolarmente accreditato sul conto non è certo cosa da tutti. Tuttavia molti sanno, anche chi – come il sottoscritto – non può vantare molte estati alle spalle, che ogni benedetto agosto monta la stessa identica polemica: Senato e Camera chiudono i battenti, non lavorano per settimane e i politici svacanzano al mare in barba ai poveracci costretti a lavorare a 40 gradi. Il tutto aggravato dall’era di “ebollizione globale”, come dice Sua Maestà Guterres.

Però ci si chiede: 1) perché, invece di prendersela coi senatori, Repubblica attacca “La Russa&co”? 2) Ma è vero che 5 settimane sono “un record”?

In attesa che i debunker facciano le loro verifiche, noi certifichiamo che si tratta di due bufale belle e buone. Primo, come peraltro scrive lo stesso autore del pezzo, la pausa festiva “di almeno 33 giorni consecutivi” è stata avallata “tutti insieme, esponenti di centrodestra e delle opposizioni”. Quindi altri che “La Russa&co”, pure i capigruppo di Elly Schlein hanno detto sì al Gin Tonic “zero alcol” tra la frescura di uno stabilimento balneare.

Secondo, non si capisce quale “record” avrebbe stabilito questo Senato se – come fa sapere lo staff di La Russa – “la pausa estiva ha avuto sempre più o meno la stessa durata”. Siamo andati a cercare e, indovinate un po’, abbiamo scoperto che il record di ferie concesse ai senatori non ce l’ha affatto quel cattivone puzzone fascistone di La Russa. Bensì il democraticissimo e correttissimo Pietro Grasso, regnante a Palazzo Madama dal 2013 al 2018, a pari merito con Laura Boldrini. Lo scriveva PagellaPolitica, sito non passibile di connivenze coi neofascisti. Cito testualmente: “In generale, nel corso delle ultime due legislature, a partire dal 2013, il periodo di chiusura estiva del Parlamento italiano è andato allungandosi progressivamente fino a raggiungere un massimo di 39 giorni consecutivi nel 2017″.

Quindi: lungi da noi lodare l’infinita pausa estiva, per cui nutriamo il solo sentimento dell’invidia. Ma la bufala di Repubblica è clamorosa. Debunker e News Guard ci siete? Mettiamo un bel bollino rosso?

Giuseppe De Lorenzo, 28 luglio 2023

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