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Cosa c’è dietro la chiusura delle chiese - Seconda parte

Il Papa, che difende strenuamente i lavoratori, ha però mandato a casa più di 500 persone e non ha tolto neppure un soldo agli appannaggi cumulativi (spesso due, tre quattro stipendi) con cui cerca di tenere buoni i suoi più acerrimi nemici. Per non parlare dei tanti sconosciuti personaggi, persino insigniti dell’episcopato, chiamati a ruoli apicali, troppo spesso e troppo presto rivelatisi poi inadatti. Un mistero, questo, che neppure i più convinti ammiratori di Papa Francesco riescono a spiegare.

Bergoglio arrivò a Roma con una fronda di cardinali italiani potenti in curia e fuori, non ha saputo crescere un’organizzazione gerarchica che rispecchiasse i suoi valori rivoluzionari, limitandosi a mettere nelle posizioni apicali persone che potessero sopportarli. E la realtà è che, oggi, nel tempo della Pasqua, le chiese sono chiuse e il Santo Padre, sotto la pioggia, da piazza San Pietro, in solitudine, benedice il mondo. Amen.

Luigi Bisignani, Il Tempo 5 aprile 2020

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