E all’improvviso la sinistra si scoprì garantista

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Cari amici, la sinistra all’improvviso si scopre garantista: i diritti dell’imputato sono sacri; i processi non si fanno sui giornali; le sentenze si possono commentare e non sono verbo divino. Basta sfogliare la Repubblica di oggi, e magari leggere l’Amaca di Michele Serra, per apprezzare questa inversione di 180 gradi da parte della sinistra fino a qui più giustizialista del mondo.

Come mai questa svolta repentina verso valori che la destra, o almeno parte di essa, ha sempre rispettato? Semplice. Il caso di Bibbiano rischia di travolgere un intero mondo (politica, associazionismo, servizi sociali) riconducibile alla sinistra nel senso più ampio del termine. Non parlo di un partito in particolare. Se il Pd ha inquisiti, il 5 stelle avrebbe finanziato una delle associazioni no profit entrata nell’inchiesta. Se fosse vera anche solo la metà di quanto emerso, saremmo di fronte a uno dei più gravi scandali degli ultimi decenni. Stiamo parlando, lo ricordo, di bambini strappati alle famiglie per essere assegnati a famiglie ritenute più meritevoli in base a criteri tutti da chiarire. Il tutto suffragato da pesanti manipolazioni dei minori, indotti a credere di essere stati maltrattati dai veri genitori.

Il garantismo della sinistra è puramente strumentale: se l’inquisito è di destra, vale tutto; se è di sinistra non si tocca e chi chiede di indagare è un troglodita. Accogliamo i nuovi garantisti, ma ci lasciamo la riserva di valutare lo spessore della loro “conversione” al prossimo scandalo che lambisca la destra.

Alessandro Gnocchi, 23 luglio 2019

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