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Mutui in crescita del 70% dal 2020 per gli under 36

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Dopo un calo di circa 0.2% rispetto al 2020 delle richieste di mutui, dovuto soprattutto alla pandemia, gli importi erogati tornano ad aumentare grazie agli incentivi governativi e alle agevolazioni fiscali. I giovani approfittano del sostegno del governo per l’acquisto della prima casa e riconsolidano così la propria posizione sul mercato mutui.

Come ci ricorda idealista news, la legge di Bilancio 2022 ha introdotto la proroga e rifinanziato con 242 milioni di euro il bonus prima casa per gli under 36 già previsto nel decreto Sostegni bis passato a giugno 2021, bonus che permette ai giovani di età non superiore ai 36 anni, autonomi e precari compresi, di avere accesso alla garanzia sull’80% della quota capitale del mutuo necessario ad acquistare la casa.

Inoltre la normativa prevede tassi applicati al mutuo non superiori al TEGM (Tasso Effettivo Globale Medio) pubblicato dal Mef (Ministero di economia e finanza).

L’Osservatorio di Mutuionline.it sottolinea come le agevolazioni e le condizioni favorevoli da parte degli istituti di credito abbiano concesso nuove opportunità a molti giovani italiani compresi nella fascia degli under 36 intenzionati ad acquistare la prima casa e i dati di sole24ore mostrano un aumento dell’interesse di circa il 10% rispetto al periodo precedente alle agevolazioni.


MUTUI AI GIOVANI: DATI STATISTICI

Le analisi di immobiliare.it (portale immobiliare leader in Italia, in collaborazione con Euroansa, società di mediazione del credito e Mutuiamo, società digitale di mediazione del credito a distanza), confermano le osservazioni di Mutuionline.it, registrando un aumento dei mutui consessi agli under 36 di circa il 70% rispetto a inizio 2020, contro il 34% dei mutui per gli over 36.

Inoltre la percentuale di mutui giovani concessi senza garante, pari al 90%, conferma l’influenza positiva che il decreto Sostegni ha giocato nel mercato mutui giovani. Negli ultimi due anni, si è registrato un aumento del 6,4 per cento dei mutui dei giovani sul totale dei finanziamenti erogati, passando da una percentuale del 41,5% a inizio 2020 a circa il 48%.

L’erogato medio dei mutui giovani senza garante è di circa 120 000 euro, a ciò ha contribuito anche la condizione posta dal decreto Sostegni che permette ai giovani di usufruire del bonus solo per finanziamenti non eccedenti i 250 mila euro.
E più dell’80% delle richieste di mutuo è caratterizzato da una durata superiore ai 15 anni.

Non c’è dubbio su come la garanzia concessa dallo Stato abbia influito sul valore dell’LTV (loan to value, dato dal rapporto tra l’importo del finanziamento concesso e il valore del bene che il beneficiario del prestito intende porre a garanzia) che per la maggior parte dei mutui giovani supera attualmente la soglia dell’80% del valore totale del bene immobile.


LA CASA TORNA AD ESSERE UN BENE PRIMARIO

Come commenta Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobiliare.it: “Non è un mistero che in Italia le forme di previdenza complementare non abbiano avuto un forte riscontro da parte dei giovani, che continuano a preferire l’investimento sul mattone, anche per l’elevato valore emozionale che comporta il diventare proprietari della prima casa. Ecco che la pensione integrativa viene di fatto sostituita dai benefici futuri in termini di risparmio e di rendita che comporta la proprietà di un immobile”.

La casa torna quindi ad essere un bene primario ma anche un investimento e a sostegno di Carlo Giordano, Dealflower (testata economico-finanziaria digitale) riporta un aumento del 44% dei mutui per l’acquisto della prima casa sul totale delle richieste di mutuo rispetto al 2020. 

Emanuela Affatato, 27 gennaio 2022

 

 

 

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