A inizio carriera un vecchio cronista, ormai scafato e disilluso specie da chi si sciacquava continuamente la bocca con la libertà di stampa, mi aveva suggerito: “Ricordati, se una notizia importante che riguarda migliaia di persone, sparisce dai titoli dei giornali, c’è sempre qualcuno che ha interesse a che non si legga”.
Chissà perché questa frase mi è tornata alla mente, pensando alla quasi nulla attenzione dedicata dai media internazionali al caso American Airlines: un annuncio laconico, quasi fosse la normalità: un grave guasto tecnico e ordine perentorio a tutti i comandanti di centinaia di aerei pronti al decollo negli aeroporti americani. Spegnete i motori sino a nuovo ordine e sino a quando non avremo risolto. A spanne rimangono nelle sale di attesa interrogandosi con crescente ansia cosa stia succedendo e temendo di non poter raggiungere i loro cari per la festa del Natale, dai 200mila ai 250mila passeggeri. Dopo circa un’ora l’annuncio della Federal Aviation Administration: tutto a posto, abbiamo risolto tutto. Volate sicuri.
Io sinceramente di volare sicuro dopo che nessuno mi ha fornito una valida giustificazione per cui qualsiasi aeromobile con le insegne di American Airlines è diventato insicuro per un’ora e qualche minuto, non me la sentirei.
Ma torniamo al cronista. Mi aspetto titoli a scatola su tutti i quotidiani, in primis quelli americani, con un editoriale al seguito del tipo: la società occidentale è ancora sicura? Siamo esposti per il nostro passato coloniale e perché siamo paternalistici? Abbiamo oppresso e ora siamo oppressi.
Niente di tutto ciò. Anche i giornaloni americani come il New York Times o il Washington post sempre pronti a scattare come molle su inchieste che riguardino i politici che non garbano, confinano la notizia in un titolino interno.
Noi, nel nostro piccolo, qualche interrogativo ce lo poniamo. Sarà perché mezzo mondo è in guerra e l’altro mezzo è in allerta terrorismo, ma il grave guasto tecnico risolto in un’ora dall’American Airlines, guasto che non riguarda un particolare tipo di velivolo (con i casini in atto con Boeing in ritardo cronico nella consegna dei nuovi aeromobili proprio alla compagnia leader al mondo non ci sarebbe da stupirsi) ma ogni ordine e grado di aerei sotto le insegne AA, non riesce proprio a consegnarci il regalo della serenità per i nostri futuri voli.
Tutte domande senza risposta
Tentiamo di capire sulla base dei frammenti di informazioni.
- American Airlines ha interrotto brevemente i voli in tutta la nazione martedì a causa di un problema tecnico, proprio quando la stagione dei viaggi natalizi è entrata nel vivo e il clima invernale ha minacciato ulteriori potenziali problemi per chi ha intenzione di volare o guidare.
- Le autorità governative hanno autorizzato i voli American a decollare circa un’ora dopo che la Federal Aviation Administration aveva ordinato un fermo nazionale per la compagnia aerea. L’ordine, che ha impedito agli aerei di decollare, è stato emesso su richiesta della compagnia aerea dopo aver riscontrato problemi con il suo sistema operativo di volo (FOS).
- La compagnia aerea ha dato la colpa alla tecnologia di uno dei suoi fornitori.
- Di conseguenza, i voli hanno subito ritardi in tutti i principali hub di American, con solo il 37% dei 3.901 voli nazionali e internazionali della compagnia aerea che sono partiti in orario, secondo Cirium, una società di analisi dell’aviazione. Diciannove voli sono stati cancellati.
- Dennis Tajer, portavoce dell’Allied Pilots Association, un sindacato che rappresenta i piloti di American Airlines, ha dichiarato che la compagnia aerea ha comunicato ai piloti alle 7.00 Eastern che c’era un’interruzione che riguardava il sistema FOS. Il sistema gestisce diversi tipi di operazioni della compagnia aerea, tra cui lo smistamento, la pianificazione dei voli, l’imbarco dei passeggeri e i dati di peso e bilanciamento dell’aereo. Praticamente tutto.
- Sui social media, tuttavia, i clienti hanno espresso la loro frustrazione per i ritardi che hanno fatto perdere a loro o ai loro familiari le coincidenze. Una persona ha chiesto se American avesse intenzione di trattenere i voli per consentire ai passeggeri di prendere le coincidenze, mentre altri si sono lamentati della mancanza di assistenza che hanno detto di aver ricevuto dalla compagnia aerea o dagli agenti al gate.
- Cirium ha notato che la stragrande maggioranza dei voli è partita entro due ore dall’orario di partenza previsto. Una percentuale simile (36%) è arrivata a destinazione come previsto.
- Il maggior numero di ritardi è stato registrato a Dallas-Fort Worth, all’aeroporto Kennedy di New York e a Charlotte, in North Carolina. Washington, Chicago e Miami hanno registrato un numero notevolmente inferiore di ritardo
- Nel frattempo, il sito di monitoraggio dei voli FlightAware ha riferito che 4.058 voli in entrata o in uscita dagli Stati Uniti, o che servivano destinazioni nazionali, hanno subito ritardi, con 76 voli cancellati. Il sito non aveva pubblicato alcun volo American Airlines martedì mattina, ma nel pomeriggio ha mostrato che 961 voli American erano in ritardo.
- Tra i problemi di viaggio, si prevedevano piogge e nevicate significative nel nord-ovest del Pacifico almeno fino al giorno di Natale. Nel Sud si sono sviluppati rovesci e temporali. Nella regione del Medio Atlantico è stata segnalata pioggia gelata vicino a Baltimora e Washington, mentre a New York è caduta la neve.
- E’ vero, esistono precedenti, ma ciò non è rassicurante: la Southwest Airlines ha bloccato 2 milioni di viaggiatori nel dicembre 2022, e la Delta Air Lines ha subito un crollo più piccolo ma significativo dopo un’interruzione tecnologica mondiale a luglio, causata da un aggiornamento software difettoso della società di cybersicurezza CrowdStrike.
- Come rammenta Reuters, la messa a terra arriva mesi dopo che le compagnie aeree sono state colpite da un’interruzione tecnologica globale legata alla piattaforma cloud Azure di Microsoft e da un problema software presso la società di sicurezza informatica
E la Boeing non riesce a consegnare i nuovi aerei
Questi i fatti. Ma gli interrogativi restano tutti senza risposta. E se la risposta esiste tutti si guardano bene non solo di fornirla, ma anche di chiederla.
Di certo American Airlines è anche nell’occhio del ciclone di un contenzioso non da poco con la Boeing. La maggiore casa produttrice di aerei è alle prese infatti con molteplici problemi interni, l’ultimo il maxi sciopero che ha interrotto la produzione e che è costato alla Boeing circa 50 milioni di dollari al giorno; secondo un analista della Bank of America lo sciopero ha comportato per la casa produttrice un danno totale finora di 2,7 miliardi di dollari.
“A causa dei continui ritardi nella consegna del Boeing 787, American sta adeguando il servizio su alcune rotte nella primavera del 2025 per garantire di poter riposizionare i clienti sui voli interessati”, ha affermato American in una dichiarazione fornita alla rivista Quartz. “Contatteremo in modo proattivo i nostri clienti interessati per offrire soluzioni di viaggio alternative e rimarremo impegnati a mitigare l’impatto di questi ritardi Boeing continuando a offrire una rete globale completa”.
Ma sull’ordine: Non decollate ci sono problemi seri, è calato il silenzio. “Torre di controllo : Takeoff authorization denied”…Any informtion denied.