Economia e LogisticaMare e porti

Cercasi presidenti per 9 porti italiani. Inviare curriculum

Il MIT pubblica l’annuncio per trovare chi possa reggere il timone dei porti (Genova e Trieste inclusi)

 AAA Cercasi presidenti di porto…disperatamente. Procedura ineccepibile, ma quantomeno originale, e innovativa. In data odierna il Capo di Gabinetto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha pubblicato una Raccolta di manifestazioni d’interesse per rinnovo organi di vertice Autorità di sistema portuale, invitando chiunque abbia interesse alla carica di Presidente di una Autorità di sistema portuale e quindi di un porto italiano, a farsi avanti, mandare il curriculum e anche una breve relazione motivazionale.

Nessuna telefonata di raccomandazioni, nessun elenco di candidati indicati dalle Segreterie di Partito e destinati a diventare oggetto di contrattazione prima su scala nazionale, quindi in sede locale, stando bene attenti a rispettare, in talune rare occasioni storiche, il Manuale Cencelli, per poi lasciare al PD, prima PDS, prima PCI in quanto potere dominante sulle banchine portuali, il diritto a indicare la maggioranza dei futuri Presidenti.

No. Da oggi si procede come se uno si dovesse rivolgere a un’Agenzia per l’impiego…Lascia il tuo curriculum, scrivi anche quattro o cinque righe per spiegare perché ci tieni tanto a guidare un porto e a prendertene la responsabilità per percepire un emolumento da 240.000 euro lordi; e poi aspetta che prendiamo contatto con te. Potresti diventare il nostro Presidente di porto.

Per chi conosca anche minimamente la storia dei porti sembra un iter surreale, un po’ come essere piombati nel mondo fantastico di Alice. O peggio in un mondo in cui esiste una difficoltà oggettiva a trovare manager specializzati in materia portuale, che non siano sovraesposti politicamente, che non siano a a rischio Procure e che, ca va sans dire, siano un minimo in sintonia con il governo in carica.

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Se a prescindere dalla chiamata alle armi, si parla certo di contatti e movimenti ufficiosi per ottenere la designazione, i fatti restano i fatti e sono rappresentati dalla seguente lista di Autorità di sistema portuale che in tempi brevissimi, dovranno essere designati per sostituire la quasi totalità dei presidenti che oggi sono in scadenza o raccogliere il testimone da quei commissari che (coma accaduto per Genova e Savona) sono dovuti subentrare per ragioni indipendenti dalla politica portuale.

Le Autorità di sistema portuale in cerca di un presidente sono 9 sulle 16 esistenti

Mare Adriatico orientale;

Mare Adriatico meridionale;

Mar Ligure occidentale;

Mare Ligure orientale;

Mar Tirreno centro-settentrionale;

Mare di Sicilia occidentale;

Dello Stretto;

Mare Ionio;

Mare Adriatico centro-settentrionale.

 Come dire, il Gotha dei porti italiani visto che l’elenco (al di là della classificazione e dai termini con cui sono stati battezzati i sistemi portuali) comprende i due poli strategici della portualità italiana  Genova, in Tirreno e Trieste, in Adriatico.

L’articolo 8 della legge 28 gennaio 1994, n. 84, come sostituito dall’articolo 10 del decreto legislativo 4 agosto 2016, n. 169, stabilisce che il Presidente di ciascuna delle Autorità di sistema portuale sia nominato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, d’intesa con il Presidente della Regione o i Presidenti delle Regioni interessate, sentite le Commissioni parlamentari.

Ma sono in molti a chiedersi se il ministero delle Infrastrutture e Trasporti  (a guida tutta leghista) potrà giocarsi da solo questa partita o se, a esempio, il ministero del Mare e della protezione Civile, guidato da Nello Musumeci, Fratelli d’Italia, non vorrà quantomeno suggerire qualche nome o spulciare il faldone dei candidati che presenteranno il loro bravo curriculum e indicare le sue preferenze.

Ultima notazione: il termine per consegnare i curricula è quello del 24 settembre.

Non ci sarà poi nessuna procedura selettiva, né verranno pubblicati i nomi dei candidati. Come dire usciamo da Wonderland.

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