La BCE dichiara guerra ai Bitcoin.

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La Banca Centrale Euroea da una stretta molto forte all’uso ed alla diffusione delle criptovalute all’interno del sitema bancario tradizionale. In un comunicato molto chiaro e netto, la bCE da un lato ha voluto evidenziare l’importanza dell’inovazione ma dall’altro sottolinea come manchi completamente :

“… un quadro normativo armonizzato che disciplini le attività e i servizi di criptovalute nell’UE.  È in questo contesto che la BCE sta adottando misure per armonizzare la valutazione delle richieste di licenze…”.

Ma la  determinazione della BCE a creare dei regolementi stringenti nei confornti del Mondo Cripto, la si evince dal succesivo passaggio del comunicato di oggi.

“Come per qualsiasi altra procedura di licenza, la BCE e l’autorità nazionale competente pertinente applicano i criteri della direttiva sui requisiti patrimoniali (CRD) nel valutare le richieste di licenze che riguardano attività e servizi di criptovalute. Nel fare ciò, la BCE presta particolare attenzione a quanto segue:

  1. modelli di business: come l’attività proposta corrisponde all’attività complessiva e al profilo di rischio dell’ente;
  2. governance interna: se le politiche e le procedure dell’ente sono adeguate per identificare e valutare i rischi esclusivi delle criptovalute;
  3. valutazioni di idoneità e adeguatezza: qui si applicano gli stessi criteri generali di idoneità e correttezza come in qualsiasi procedura di autorizzazione, compresa la competenza informatica

Maggiore è la complessità o la rilevanza del business delle criptovalute, maggiore dovrebbe essere il livello di conoscenza ed esperienza nel settore stesso. I senior manager o i membri del consiglio con conoscenze IT pertinenti e i chief risk officer con una solida esperienza in questo settore rappresentano importanti misure di salvaguardia”.

La parte finale del comunicato è tutta dedicata all’aspetto rischi di frodi, anticiriciclaggio e antiterrorismo:

“… Rischi operativi e informatici… il furto di chiavi crittografiche o la compromissione delle credenziali di accesso…Rischi associati all’antiriciclaggio/lotta al finanziamento del terrorismo  Per la liquidità e il capitale non sono ancora definiti requisiti specifici di fondi propri, dato il lavoro in corso del Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria per affrontare i rischi posti dalle criptovalute“.

E poi il monito finale, come a dire che siamo solo all’inizio della stretta:

“Nell’ambito del meccanismo di vigilanza unico (SSM) sono in corso lavori sulla trasformazione digitale delle banche, compreso il ruolo delle tecnologie crittografiche, che si tradurranno in un’analisi orizzontale entro la fine del 2022. E questa attività in rapido sviluppo rimarrà comunque un’area di interesse per la vigilanza bancaria europea negli anni a venire…”.

Insomma per le cripto si apre un periodo nuovo, un periodo che non sarà semplice da vivere.

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