Investire in serenità

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Sono le 7:15 del giovedì prima di Pasqua e sono in viaggio per raggiungere un Cliente imprenditore che mi attende da lì a poco.

Suona il cellulare. È il mio amico Angelo che chiama in un orario insolito.

Rispondo e mi accorgo che ha passato una notte agitata.

Mi racconta di aver investito i suoi risparmi, 50.000 euro, ad inizio 2022 e ora sta perdendo 4.000 euro. Si era raccomandato con il direttore di banca di non voler perdere e questo gli sta creando uno stato di ansia molto evidente.

È fortemente tentato di disinvestire il tutto per il timore di ulteriori ribassi.

Lo ascolto e gli faccio due semplici domande:

“Quando ti serviranno questi risparmi?”

“Sai in cosa hai investito?”

 

Da lì a poco mi invia la posizione e comprendo che si tratta di un fondo obbligazionario global high yield, ossia un comparto ampiamente diversificato in oltre 2.000 titoli, emessi da società di tutto il mondo per finanziare il loro business.

 

Cosa è successo a questo tipo di obbligazioni?

Quando nel 2022 i tassi delle Banche Centrali di tutto il mondo hanno intrapreso il percorso di un continuo rialzo e i timori della guerra ha aumentato il rischio di credito degli emittenti, i rendimenti richiesti dal mercato per questo tipo di investimenti è passato mediamente dal 4,5% a oltre il 9% medio annuo.

Cosa significa questo? Le obbligazioni all’interno del fondo di Angelo, hanno subito una diminuzione dei prezzi, ma mantenute sino a scadenza restituiranno rendimenti annui molto elevati. Trattandosi di fondi comuni di investimento, quindi senza scadenza, non sappiamo esattamente quanto ci restituiranno a uno, due, tre anni e oltre, ma sappiamo che la grande diversificazione polverizzerà il rischio di default.

Angelo recupererà certamente il suo capitale investito e, se avrà pazienza, otterrà guadagni interessanti.

 

 

Il giorno dopo l’ho richiamato e abbiamo ragionato insieme su alcuni aspetti importanti.

Li condivido qui di seguito, pensando che la sua situazione sia comune a molti.

 

Considerazioni

Angelo ha dato un semplice input al proprio referente bancario, ossia quello di “guadagnare il giusto senza rischiare”. Non avendo nell’immediato necessità di questi risparmi, l’orizzonte temporale che si è dato è tranquillamente superiore ai 5 anni, anche oltre.

“Perché sei in ansia Angelo?”. Questa è la prima domanda che gli ho posto quando gli ho telefonato come promesso.

Poi abbiamo toccato i seguenti aspetti:

  • Condividere, prima di effettuare le scelte di investimento, il percorso che verrà fatto, tenendo conto di tutti gli scenari di mercato che si potranno verificare, è fondamentale per gestire l’emotività e addirittura approfittare dei momenti di opportunità che si potranno manifestano nel durante, come in questo momento.

 

  • Attuare una strategia di diversificazione ampia, per strumenti, aree geografiche, settori e valute, contribuisce a polverizzare il rischio, agganciandosi a rendimenti che sono accessibili solo investendo al di fuori dai confini nazionali.

 

  • Portafogli ampiamente diversificati, anche se oggi inevitabilmente in perdita, possono essere assolutamente adeguati al raggiungimento dei nostri obiettivi, che spesse volte sono pianificati a medio-lungo termine. In finanza non esistono “pasti gratis” e, anche in questo periodo, il prezzo da pagare è quello della pazienza, la virtù che è in grado di farci passare i periodi di volatilità inevitabile, caratteristica insita nei mercati, con serenità.

 

 

  • Scegliere consapevolmente strategie e metodi di investimento che, in maniera automatica, possano farci adottare comportamenti virtuosi e performanti, come comprare nei momenti di crisi (prezzi bassi) e vendere nei momenti di euforia (prezzi alti), è fondamentale per toglierci l’ansia di agire in qualsiasi momento, spesso nella maniera opposta a quella più adatta. Pensate al solo fatto che Angelo è fortemente tentato di vendere il suo fondo, solo perché vede una perdita in questo momento, proprio quando i rendimenti a scadenza dei tanti titoli in cui ha diversificato hanno raggiunto il picco massimo da quando aveva investito poco più di un anno fa!

 

Avere un professionista con cui confrontarsi in maniera costante durante il percorso intrapreso è determinante. Il “compagno di viaggio”, di cui dobbiamo avere la massima fiducia, ci aiuterà a raggiungere gli obiettivi, senza farci distrarre dalle tante notizie, molto spesso negative, che alimentano la nostra ansia di agire, facendoci deviare rovinosamente dal percorso pianificato. Ci aiuterà ad escludere le emozioni nella gestione del nostro denaro, ricordandoci gli orizzonti temporali, le strategie e le certezze inizialmente condivise.

 

Guardare ogni giorno il controvalore dei propri risparmi ci rende schiavi del breve periodo e ci vuole un professionista che sappia farci alzare lo sguardo verso l’orizzonte, il nostro futuro.

Pier Paolo Abbà, 11 aprile 2023

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