Colombe e dolci di Pasqua: le vendite superano i 420 milioni

5.1k 0
generica_porro_1-1200

La sfida è stata da sempre tra le più avvincenti per l’eterna supremazia, simile a quella che si ripropone annualmente a Natale tra panettone e pandoro: anche quest’anno il dolce più amato dagli italiani sembrano essere le uova di cioccolato sulle colombe negli acquisti pasquali in Italia. Un trend che rispecchia l’andamento del 2021.

Lo rileva un’accurata indagine di Everli – il marketplace della spesa online – che ha analizzato i propri dati esplorando gli acquisti effettuati sul sito e via app nel corso del 2021, riscontrando interessanti curiosità a livello nazionale e regionale. Secondo i dati di Everli lungo tutto lo Stivale si è registrato un aumento di spesa a doppia cifra per l’acquisto di uova di cioccolato (66%) e di colombe (29%), decretando dunque come vincitore indiscusso della “sfida” l’uovo.

Non solo, in tutta Italia vige una seconda certezza: è la settimana appena prima di Pasqua quella in cui si concentrano maggiormente gli acquisti di tali prodotti, con gli italiani che quindi si riducono (quasi) all’ultimo per comprare il dolce pasquale preferito.

Guardando alle specificità locali e analizzando i dati di acquisto delle singole province del Bel Paese è emerso un curioso primato: infatti, va a Taranto lo scettro di città più “golosa” d’Italia, al primo posto per la spesa di uova di cioccolato e al secondo quando si tratta di mettere nel carrello colombe pasquali. In base all’indagine di Everli, Puglia e Toscana sono le regioni in cui si spende di più per l’acquisto di uova di cioccolato, ciascuna con ben due province nella top 10 delle località che hanno speso maggiormente online per questa categoria: rispettivamente con Taranto (1°) e Bari (2°) e con Lucca (6°) e Grosseto (7°).

Inoltre, ci sono ben 3 città dello Stivale che hanno registrato un notevole incremento di spesa per uova pasquali nel 2021 rispetto al 2020: in primis Rovigo, dove la spesa è aumentata di quasi nove volte (+775%), seguita da Como (+688%) e Ravenna, che ha quadruplicato la spesa (+328%).

«Segnali positivi che ci consentono di guardare al 2022 con una fiducia rimasta relativamente intatta, anche se il periodo di grande incertezza e volatilità che stiamo affrontando ci spinge a non dare nulla per scontato», afferma Michele Bauli, presidente del Gruppo Bauli, leader di mercato che si appresta a festeggiare quest’anno il primo centenario dalla fondazione dell’azienda.

Ottimista si dice anche Giuseppe Bernocco, presidente di Galup, altra azienda che quest’anno taglia il traguardo dei cento anni di attività: «Veniamo da una Pasqua 2020 positiva, grazie al rinnovo del nostro e-commerce che ci ha dato un supporto fondamentale, e da una campagna 2021 altrettanto buona. Un andamento confermabile anche per l’anno in corso». I rincari delle materie prime “sono innegabili – precisa ancora Bernocco – ma non dovrebbero avere ripercussioni nell’immediatezza della Pasqua 2022 visto che i listini e i contratti di acquisto con la grande distribuzione sono stati chiusi nel terzo trimestre 2021 e che le aziende si stanno facendo carico di assorbire i rincari legati agli aumenti di questi ultimi mesi».

Rincari che, secondo le stime di Bauli, rispetto all’anno scorso stanno facendo salire fino al 15% i costi di produzione. Complessivamente, stima NielsenIQ, l’anno scorso nella distribuzione moderna sono stati venduti oltre 18 milioni di kg tra lievitati e uova di cioccolato per un giro d’affari superiore a 422 milioni di euro. Se le colombe classiche restano le più vendute, con la metà dei volumi e il 43% della spesa, a stimolare l’interesse dei consumatori sono sempre più le versioni farcite o ricoperte, per cui il budget è aumentato del 53% rispetto al 2020.

Piacciono le specialità gourmet e premium, spesso firmate dalle privatel label o da marchi “artigianali”, talvolta provenienti da filiere tradizionali o realizzate con ingredienti 100% italiani, la cui offerta è sempre più ampia. Anche nei discount, che, anno dopo anno, continuano a crescere e ormai sfiorano il 10% del mercato delle ricorrenze pasquali. «Dopo aver gestito nel migliore dei modi l’impatto sulla Pasqua – afferma Giacomo Spezzapria, amministratore delegato Melegatti 1894 – ora stiamo programmando la prossima campagna natalizia in cui saranno determinanti le giuste previsioni sulle reali condizioni di mercato e sul conseguente comportamento dei consumatori».

 

Lorenzo Palma, 9 aprile 2022

 

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Leggi anche

Seguici sui nostri canali
Exit mobile version