Economia

Eliminazione barriere architettoniche: ampia scelta tra bonus

Riguardo all’eliminazione delle barriere architettoniche, c’è ampia scelta tra bonus ristrutturazioni, superbonus e bonus 75%.

Ma come scegliere quello più adatto alle proprie esigenze?

Vediamo di scoprirlo.

PRENDERE UNA DECISIONE

In base al bonus che scelto si sa già che ci saranno differenti scadenze e aliquote da rispettare.

Soprattutto quando si va a realizzare un intervento volto al superamento delle barriere architettoniche, è possibile optare per una serie di detrazioni fiscali.

L’Agenzia delle Entrate fornisce delle linee guida per meglio orientarsi nel mondo delle detrazioni.

Scopriamo dunque una a una le strade che è possibile percorrere.

BARRIERE ARCHITETTONICHE E INCENTIVI

Partiamo col bonus ristrutturazioni che prevede una detrazione Irpef al 50%, con scadenza

il 31 dicembre 2024.

Tale agevolazione riguarda i lavori eseguiti su:

  • installazione di ascensori e montacarichi;
  • installazione di strumenti che facilitano la mobilità interna ed esterna all’abitazione mediante la comunicazione e la robotica.

Nella guida pubblicata dall’Agenzia viene specificato che il bonus spetta

agli interventi e NON per l’acquisto di strumenti.

Pertanto non sarebbero dunque ammesse le spese sostenute per schermi touch, computer, tastiere espanse e telefoni a viva voce.

L’accesso al bonus ristrutturazioni è consentito alle persone fisiche per interventi su immobili a uso abitativo ma non alle imprese.

Cosa dire invece del Superbonus?

Anche il 110 ammette i lavori inerenti alle barriere architettoniche

MA SOLO SE

realizzati congiuntamente ad un intervento trainante di efficientamento energetico o antisismico.

Anche in questo caso non sono ammesse le imprese, mentre possono ottenere la detrazione le persone fisiche, i condomini, gli Iacp, le società sportive, le cooperative di abitazione e le onlus.

Dunque l’ultima opportunità a cui è possibile accedere:

il bonus al 75% che sta per scadere!

Le cose sono tante e uno schemetto riepilogativo non nuoce, anzi!

Dunque: per gli interventi finalizzati al superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici già esistenti, è possibile richiedere il bonus 75%

fino al 31 dicembre 2022.

Le imprese possono accedere a questo beneficio, oltre alle persone fisiche e ai condomini.

La guida pubblicata qualche giorno fa dall’Agenzia delle Entrate, nel riassumere i punti chiave previsti per godere dell’agevolazione, fa presente che la detrazione è calcolata su un tetto di spesa massimo diversificato per tipologia di immobili.

Riprendiamoli un attimo:

  • € 50mila per gli edifici unifamiliari o per le unità funzionalmente indipendenti, situate all’interno di edifici plurifamiliari con uno o più accessi autonomi dall’esterno;
  • € 40mila da moltiplicare per il numero delle unità immobiliari (da 2 a 8 unità) che compongono l’edificio;
  • € 30mila da moltiplicare per il numero delle unità immobiliari (superiore alle 8 unità).

Un’altra differenza che distingue questo bonus dagli altri due è che nella normativa non viene fornita alcuna indicazione circa gli interventi agevolabili ma invece spiega, in maniera del tutto generica, la necessità di rispettare le prescrizioni indicate nel DM n. 236/1989.

Sta di fatto che il bonus 75% spetta per:

– interventi destinati all’automazione degli impianti degli edifici;

sostituzione degli impianti (agevolate anche le spese per lo smaltimento e la bonifica dei materiali dell’impianto sostituito).

Per approfondire ulteriormente l’argomento si può leggere la risposta a interpello n. 461/2022 dell’Agenzia delle Entrate dove un contribuente chiede se può accedere all’agevolazione per gli interventi di ampliamento delle porte e ristrutturazione del bagno.

Ancora infine….ci potrebbe essere la possibilità di accedere a questo bonus anche per le imprese.

 

Fabiola Pietrella, 27 ottobre 2022

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