Il futuro è nel mezzo e nella classe media

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Barack Obama lo aveva definito “il miglior vicepresidente che l’America abbia mai avuto”, e anche prima era conosciuto come “Middle class Joe”. Nei circa sette mesi trascorsi dall’elezione a presidente degli Stati Uniti, Joe Biden sembrava dar ragione al suo soprannome: pianifica con determinazione interventi che potrebbero correggere le difficoltà della classe media in tempi relativamente brevi, e sta dimostrando di saperla rappresentare molto dei meno abbienti che negli ultimi tempi sembrano confluire nel partito democratico.

 

RITRATTO DI CLASSE MEDIA

Negli ultimi anni le famiglie americane della classe media hanno affrontato condizioni di vita sempre più difficili, culminate nella doppia crisi della pandemia e della recessione economica.

Tre sono le aree più critiche: denaro, salute e relazioni familiari.

  • Per quanto riguarda il denaro, il problema è costituito dai redditi della cosiddetta “corsa per stare fermi”. Tutta la crescita degli ultimi anni è da attribuire soltanto allo sviluppo della forza lavoro femminile. Per le famiglie della classe media, ciò significa però che due percettori devono ora essere impegnati nel mercato del lavoro per mantenere lo stesso livello di reddito che una volta era conseguito da uno solo. Madri e padri stanno lavorando più ore per una crescita limitata del reddito, e per le famiglie è difficile continuare a permettersi lo stile di vita tradizionale della classe media (assistenza all’infanzia, assistenza sanitaria, istruzione).

 

  • Bisogna poi considerare che i problemi di salute stanno influenzando pesantemente la classe media americana: più della metà degli adulti è in sovrappeso o soffre di obesità, è affetta da diabete o da malattie cardiovascolari. La salute fisica e mentale della classe media americana sta progressivamente peggiorando.

 

  • Vanno infine tenute presenti le mutevoli dinamiche delle famiglie americane e come un ambiente instabile ne promuova l’indebolimento e ne limiti la mobilità sociale.

 

Insomma: i dati che emergono dipingono un quadro critico della classe media: le famiglie sono in difficoltà e hanno bisogno di maggiore sostegno. Eppure da mesi il mercato borsistico degli USA sta inanellando una serie di record. Come si spiega?

 

DOBBIAMO PREOCCUPARCI? (EH SÌ)

Negli Usa ci sono 600 mila aziende che impiegano 20 o più dipendenti. Circa 3.600 sono quotate. Il mercato azionario rappresenta meno dell’1%. Ovviamente questo 1% include alcune delle più importanti aziende del pianeta.

Questo mercato è visto con scarsa simpatia dalla popolazione perché concentrato nelle mani di pochi investitori. Se più persone investissero in Borsa, ci sarebbe meno scontentezza, ma non lo fanno perché non sono in grado di risparmiare. Il risultato è che i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Poiché questi ultimi appartengono prevalentemente alla classe media, dobbiamo preoccuparci della sempre minor importanza che questo gruppo sociale ha e che invece ha avuto negli Stati Uniti e in molti altri Paesi del mondo.

Preoccuparci perché? Un filosofo greco, Aristotele, lo ha spiegato 2.400 anni fa, nella sua opera intitolata Politica.

Se la classe media scompare, spiega Aristotele, allora i poveri diventeranno la maggioranza.

 

LA PAROLA AL FILOSOFO

Ecco come Aristotele descrive tutto ciò nella Politica.

“La migliore costituzione è quella controllata da una classe media numerosa che si colloca fra il ricco e il povero.

Per coloro che posseggono ricchezza in quantità moderata, “è facile obbedire alla regola della ragione”. Di conseguenza essi sono meno disponibili dei ricchi e dei poveri ad agire ingiustamente nei confronti dei concittadini.

Una costituzione basata sulla classe media è un punto di equilibrio fra gli estremi dell’oligarchia (gestita dai ricchi) e la democrazia (gestita dai poveri). Essa è perciò più stabile e più giusta che non l’oligarchia e la democrazia.

La classe media è meno predisposta ad agire ingiustamente a favore dei ricchi o dei poveri ed essendo molto numerosa, è improbabile che sia oggetto di una presa del potere da parte di piccoli gruppi. Una comunità con un’ampia classe media alla fine risulta molto ben amministrata.

 

Se la classe media scompare, ci dice Aristotele, i poveri diventano la maggioranza. E quindi?

  • I poveri sono generalmente meno istruiti dei ricchi e tendono a lottare solo per “sbarcare il lunario”.
  • In un sistema rappresentativo, cioè in un sistema di governo basato sulla rappresentanza popolare, se i poveri sono la maggioranza e prendono il potere, votano principalmente per sottrarre la ricchezza ai ricchi!
  • Da parte loro, i ricchi cercano di farla finita con il sistema rappresentativo, perché a quel punto diventa una minaccia eccessiva per l’élite, e l’élite inizia a prendere provvedimenti per limitare il potere del popolo.

In poche parole: se la classe media scompare, la democrazia scompare con lei.

 

D’altro lato, con una maggioranza controllata dalla classe media, il regime parlamentare funziona e funziona bene. Perché? Perché la classe media tende a essere colta e a godere di sufficiente prosperità affinché i suoi membri si vedano ricchi in un prossimo futuro. Non avversano i ricchi e hanno compassione per i poveri, perché la maggioranza giunge di loro arriva proprio dalla povertà.

La classe media sta fra i due estremi, i poveri e i ricchi, e su di essa si può costruire un sistema rappresentativo ben funzionante.

 

IN MEDIO STAT VIRTUS 

Per concludere, vediamo cosa pensava Aristotele della classe media e come questi principi possano servire anche noi.

Sulla classe media Aristotele ha le idee molto chiare che illustra in sette affermazioni.

  1. La migliore comunità politica è formata da cittadini della classe media.
  2. La classe media obbedisce alla ragione.
  3. La classe media è la più adatta a governare e a essere governata.
  4. La classe media gode di una vita più stabile.
  5. Una grande classe media assicura un regime stabile e controllato.
  6. Una grande classe media rende più difficile la separazione delle persone in fazioni concorrenti.
  7. La classe media genera i migliori legislatori.

 

I latini dicevano che “la virtù sta nel mezzo” (“In medio stat virtus”). Moderazione ed equilibrio aiutano a evitare gli estremi. Nel bel mezzo di una crisi, può essere la giusta bussola da usare.

 

Frasi illuminanti, pur risalendo a migliaia di anni fa!

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Edoardo Lombardi

 

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