Economia

Lech Walesa un giorno mi disse: “Gorbaciov? Non ha cambiato nè il comunismo, nè il Mondo”

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Circa una quindicina di anni vivevo una situazione che a ripensarci oggi mi sembra la sequenza di un film.

Ero a colloquio privato con Lech Walesa, intendo io lui e la sua fedelissima interprete. L’avevo incontrato qualche anno prima quando visitando gli ex cantieri Lenin a Danzica, riconobbi alcuni scorci rimasti immutati, che avevo intravisto nei filmati delle storiche manifestazioni di Solidarnosc e mi venne in mente la spavalda idea di chiedere un colloquio con lui.

Mi ricevette a Varsavia, senza troppe complicazioni in uno studio modesto per essere quello di un eroe nazionale ed ex Presidente della Repubblica. Pensate, per darvi un’idea del personaggio, che l’aeroporto di Danzica porta il suo nome. Insomma, dopo i convenevoli gli parlai del mio progetto di realizzare una grande convention in Italia da inserire in un programma che si chiamava Four Freedom, come il famoso discorso di Roosevelt ma con in più un gioco con il 4 che intendeva essere “per la libertà”.

Lui ne fu entusiasta ed, in realtà, di incontri ne organizzammo diversi ed anche una mostra con i reperti di Solidarnosc che avevamo recuperato con i miei collaboratori, scavando letteralmente, intorno ad un edificio in ristrutturazione, già sede del movimento.

Qualche anno dopo, gli chiesi cosa ne pensasse se dopo di lui avessi invitato Michail Gorbaciov, l’eroe assoluto della trasformazione dell’Urss e della fine della guerra fredda. Lui cambiò atteggiamento e  con il suo sguardo sornione scosse il capo. Poi iniziò:

Vede, amico mio, non andò proprio così. Gorbaciov non è quell’uomo che tutti pensano. Era un comunista e mai al mondo avrebbe pensato di distruggere il comunismo. Era un comunista ingenuo e un po’ pasticcione e si era messo in testa di riformare il comunismo, dandogli un aspetto più moderno e democratico. Ma il comunismo non si può riformare. Il comunismo o c’è o non c’è. Non sono possibili le mezze misure e quelli che lo affermano o sono stupidi o sono furbi. Le cose che Gorbaciov ha cominciato a fare, gli hanno preso la mano e non è più riuscito a controllarle. La sua volontà non era abbattere il comunismo ma, di sicuro, ha involontariamente contribuito ad accelerare un processo che era già in corso perché il comunismo si stava già afflosciando da solo, semplicemente perché non funziona”.

Non registrai quella conversazione.Quello che riporto sono le parole che ho ascoltato e che si impressero fortemente nella mia memoria, perché la fonte era autorevole e raccontava una storia molto diversa da quella che conoscevo.Ora onoriamo Gorbaciov nel giorno della sua scomparsa, ed anche se era un Forrest Gump della storia, ci piace molto la sua ferrea volontà di non ricorrere alla violenza sulle popolazioni. Anche si si fosse trattato di supportare ideali e direttive di partito e questo di comunista aveva veramente poco. 

Giuseppe Mascitelli, 31 agosto 2022

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