L’importanza di essere protetti – il nuovo numero di WSI

Il tempo della verità e della fiducia

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A pochi giorni dalle elezioni ci si chiede cosa può cambiare il rapporto tra gli italiani e la politica.

Il collante che è venuto meno si chiama fiducia. Con la fiducia si costruiscono i rapporti professionali, le relazioni di amicizia, le unioni d’amore. La fiducia è quel cemento che tiene unita una struttura sociale. È per questo che oggi c’è bisogno di fiducia e verità. Chi non ha il coraggio di spiegare agli italiani cosa stia accadendo davvero in economia, in finanza, sui temi dell’energia non dovrebbe avere la possibilità di governare.

 

Oggi un vero politico deve essere scomodo. La politica che serve a questo Paese è quella che non addolcisce la pillola. Qualche giorno fa ho seguito la nuova campagna d’informazione costruita dal governo tedesco. Tema? Come affrontare la crisi energetica cui stiamo andando incontro. Una serie di spot informativi e formativi che servono a mettere il popolo tedesco non di fronte a un problema, non a chiudere gli occhi e a non pensare. Formazione e informazione viaggiano di pari passo per aiutare le persone ad essere consapevoli di ciò che può accadere: essere preparati permetterebbe di avere comportamenti in linea con le istanze da affrontare. Chi conosce la correlazione tra l’uso del gas e l’energia elettrica all’interno delle nostre abitazioni?

Cosa succederà nel caso in cui ci dovesse essere la necessità di razionare le scorte sin qui accantonate?

Personalmente non ho mai amato chi mi dice di non preoccuparmi e non mi spiega il perché non debba farlo.

Preferisco essere informato, preferisco pre-occuparmi. Preferisco occuparmene prima perché è questo che mi fa sentire sereno.

Ma dipende anche da noi.

Sappiamo che l’Italia ha un debito “monstre” che cresce ogni giorno di più e sappiamo che prima o poi dovremo ripagarlo. Ce ne preoccupiamo o aspettiamo che il cerino bruci le mani di chi verrà domani? Pochi giorni fa la Grecia è uscita dallo stato di controllo dettato dagli organi europei per il risanamento dei conti. Noi rischiamo di entrarci? Siamo sicuri che non sarebbe un cattivo affare? Sinora non siamo stati capaci di fare i compiti a casa, è forse arrivato il tempo che qualcuno li faccia per noi? Ritorno a ciò che ho scritto all’inizio di questo articolo. È tutta una questione di fiducia e competenza da cui non possiamo derogare. Basta promesse elettorali irrealizzabili, è arrivata l’ora della verità.                              

 

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