Privacy e fiducia

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Negli affari come nella vita privata, le condizioni che stanno alla base delle relazioni sono la privacy e la fiducia che poniamo nell’interlocutore. Il concetto di privacy è tutt’ora oggetto di ampi dibattiti anche se alla fine tutti noi abbiamo ben precisi i limiti e consapevoli dell’importanza, teniamo in debita considerazione tutte le osservazioni a riguardo che potrebbero minare la sfera personale in una società dove i social hanno letteralmente scardinato e superato i confini della decenza.

Riguardo invece alla fiducia, al di là della sfera privata, siamo consapevoli che vada riposta una volta che ben conosciamo la controparte. A titolo esemplificativo può riguardare un prodotto alimentare, un artigiano, un medico, un puro conoscente, e via via. Nel mondo bancario, ad esempio, quando si instaura un rapporto che sfoci in una linea di credito, sia che si tratti di persona fisica che giuridica, diventa automaticamente su ‘basi fiduciarie’ in quanto, al di là delle possibili garanzie reali presenti, è essenzialmente la persona o ‘ il dominus’ che fa la differenza, conforta sul rischio, e in definitiva riveste ed destinatario della  ‘Fiducia’ a cui viene riposta.

Ciò avviene però dopo un debito approfondimento, valutazione e relativo confronto. Ora mi domando come sia possibile che in Inghilterra, e precisamente a Londra, si possa costituire una società a responsabilità limitata (LTD) con un capitale sociale di appena una sterlina, qualche spicciolo per le spese di costituzione nel giro di una mattinata con una compagine sociale del tutto irrilevante vista i mancati controlli sulla reale identificazione del costituente e/o costituenti che operi come oggetto sociale nel campo della gestione e intermediazione finanziaria e servizi correlati.

Come non bastasse, si arriva pure all’inverosimile di società costituite con nomi che richiamano Istituzioni Finanziarie di rango internazionali ai massimi livelli che nulla hanno a che vedere con la Casa Madre trattandosi invece di pure e semplici iniziative truffaldine che basano la futura attività sul nome altisonante.

D’aiuto poi alla costituenda società viene supportata con la concessione di uffici in affitto a ‘ore’ oltre ad offrire un servizio di recapito postale dove la concentrazione di simile società supera abbondantemente le decine di migliaia. La caratteristica poi del fenomeno, di cui la gravità, è la piena consapevolezza da parte degli Organi di Controllo Inglesi che, pur se pesantemente richiamati sull’andazzo da parte delle istituzioni finanziarie di altri Paesi, hanno un comportamento ondivago con interventi per nulla risolutori ma solo di facciata che di fatto evidenzia una certa tolleranza.

A questo punto non ci resta che ribadire che la conoscenza del nostro interlocutore, a maggior ragione se si tratta di questioni finanziarie che riguardano i nostri risparmi, oggetto di sacrifici, è fondamentale, doverosa, necessaria e quanto mai indispensabile in questo particolare momento dove si affacciano al mercato simili soggetti, la maggior parte delle volte privi di qualsiasi requisito fondamentale per meritarsi la nostra sacrosanta fiducia.

Luigi Sabbadin, 6 aprile 2023

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