Un anno vissuto intensamente

Acronimi e vecchi merletti

5.1k 0
Viaggio nel tempo coronavirus

E’ il periodo degli acronimi: TINA, FOMO e YOLO solo per citarne alcuni; ovvero There Is No Alternative; Fear Of Missing Out e da ultimo You Only Live Once. Sono tutti figli del singolare momento che stiamo vivendo ma gli ultimi due, in particolare, sono una novità di queste settimane; significano rispettivamente “La paura di restare fuori, di perdersi qualcosa di importante” e “tu vivi una sola volta” e anche qui il significato è simile.

Ma facciamo un passo indietro: giusto un anno fa all’ospedale di Codogno veniva diagnosticato il primo caso di Covid in Italia, era il “Paziente 1”, Mattia Codogno. Non voglio parlare ovviamente di tutto quello che è successo dopo, lo sappiamo perfettamente e siamo consapevoli che la strada per uscirne è ancora lunga, parlerò invece delle conseguenze dal punto di vista finanziario.

Quella data è uno spartiacque: inizia infatti quel giorno un crollo dei mercati finanziari che – in pochissime sedute – porta a una discesa dei mercati azionari tra il 30 e il 40%. Mai si era visto un movimento di tale rapidità, nemmeno durante la crisi del ‘29 o in quella del 2008.

 

Il famoso “sentiment” dei mercati era chiaro: VENDERE! Tutto e a qualunque prezzo.

Si arriva al panico che rasenta la follia: gli americani non comprano più la birra Corona perché il nome ha una strana assonanza col Coronavirus. L’11 marzo l’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiara il Covid-19 pandemia. Si narra che uno dei più grandi investitori e speculatori della storia della finanza, Nathan Rothschild dicesse “il momento di comprare è quando il sangue scorre nelle strade”; più facile a dirsi che a farsi: nelle poche settimane dal 19 febbraio al 23 marzo (giorno in cui i mercati toccano i minimi) non erano in molti a seguire il consiglio del grande finanziere.

Le borse crollavano, in diverse sperimentavano le più violente discese giornaliere dal crollo del 1987, la volatilità esplodeva come ai tempi della crisi Lehman Brothers.


Poi che succede?

Succede che, come nei vecchi film western, invocata da tutti arriva la cavalleria: le banche centrali intervengono pesantemente a sostegno delle economie mondiali piegate dalla pandemia e dai conseguenti lockdown. Centinaia, migliaia, di miliardi di dollari, euro, yen, sterline, yuan vengono stampati e immessi nei mercati per garantire la continuità e la liquidità; e la situazione, pian piano, si stabilizza e migliora.


Ma che accade dopo?

Dopo inizia addirittura una corsa al rialzo che, salvo qualche sporadica presa di beneficio, continua ininterrottamente da allora. E arriviamo a oggi, agli acronimi dell’inizio: FOMO e YOLO, ovvero la paura di restare tagliati fuori dai grandi guadagni, dalle occasioni per diventare ricchi.

Si punta tutto sulla ripresa economica che ci sarà alla fine della pandemia, ora in vista grazie all’arrivo dei vaccini, e si arriva alla nota divaricazione tra prezzo e valore e tra economia reale e finanza e alle follie delle ultime settimane: Bitcoin, Tesla, Gamestop.

Più che mai in questo momento bisogna aver chiari i propri obiettivi e investire in base a quelli e con l’orizzonte adatto senza lasciarsi sedurre dal canto delle sirene: quindi legatevi alla ruota del timone e turatevi gli orecchi con la cera…

Massimiliano Maccari

Ti è piaciuto questo articolo? Leggi anche

Seguici sui nostri canali
Exit mobile version