Economia e Logistica

Italiani in Ticino: crescita record della flotta di Nova Marine Carriers

Oltre le cento navi la flotta delle famiglie Romeo e Gozzi. Comprate tre nuove bulk carriers giapponesi

© Ramberg tramite Canva.com

Che la Svizzera fosse diventata una potenza marittima tutti lo avevano intuito scorrendo le crescenti performance del gruppo MSC di Ginevra che fa capo all’armatore italiano Gianluigi Aponte. Meno noto ma altrettanto da record il ruolo di un altro operatore italiano questa volta con sede a Lugano: sfondato il tetto delle cento navi operative nella sua flotta, Nova Marine Carriers, che è controllato pariteticamente dalle famiglie Romeo e Gozzi (Duferco), si sta dedicando in questi mesi, con intensificazione nelle ultime settimane a infrangere un primato dopo l’altro.

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Dopo aver commissionato in Cina la nave cementiera più grande e più green del mondo, dotata di tecnologie avanzatissime per abbattere i fumi e i consumi, Nova Marine Carrier che è leader mondiale nei traffici di cemento, (grazie anche alla partnership con la canadese Algoma),  ha comprato tre unità di costruzione recentissima realizzate dai cantieri giapponesi. Si tratta della Sider Imabari, entrata in servizio all’inizio di quest’anno: una bulk carrier da 40.300 tdw costruita dal cantiere nipponico Shimanami shipyard e dotata di un disposito dual fuel grade in condizione di essere alimentato ad ammonia. Inoltre, la Sider Miramare, 39.172 dwt, costruita nel 2019 dal cantiere Kurushima shipbuilding; quindi la Bolten Armony, di 37.155 dwt costruita nel 2020 dal cantiere, anche questo nipponico, Onomichi Shipyard.

Dal Giappone navi a tecnologia avanzata

“Specie per le navi più grandi – afferma Vincenzo Romeo, Ceo di Nova Marine Carriers – la scelta è quello di una qualità tecnologica superiore garantita in questo caso da cantieri giapponesi specializzati ormai da decenni nella progettazione e realizzazione di questa tipologia di navi”.

In parallelo Nova Marine Carriers ha proceduto alla vendita di quattro navi bulk carrier (tutte costruite fra il 2014 e il 2015 in cantieri della Repubblica popolare cinese; si tratta della Carolina Bolten, della Carlotta Bolten, della Morgos Bolten e della Sider Maria.

Complessivamente la società di navigazione conta su una flotta di più di 100 navi che sarà ulteriormente potenziata a fine anno con l’entrata in servizio di una bulker da 8000 dwt, da altre due nel 2025 e da una quarta, con queste caratteristiche, nel 2026; tutte navi già commissionate ai cantieri cinesi e che saranno impiegate in una delle 18 joint venture companies che vedono impegnata Nova Marine Carriers.

Il nostro obiettivo prioritario – prosegue Vincenzo Romeo – è quello di garantire sempre e comunque un servizio qualitativamente alto alla nostra clientela. Obiettivo che siamo riuscito a perseguire anche nel momento difficile della crisi in Mar Nero e specialmente in Mar Rosso. Fra i primi ad abbandonare la zona calda nel mirino dei ribelli Houthi schierando tutta la capacità operativa della flotta in grado di compensare l’allungamento delle rotte e garantire gli impegni assunti con i clienti.

In crescita le tre filiere di business navale con base a Lugano

Quello di Nova Marine  è un concetto di armamento industriale che somma la capacità di trasporto all’affidabilità privilegiando anche se non escludendo quella capacità di positiva speculazione che caratterizza le attività armatoriali. Un concetto applicato a tutte e tre le filiere della compagnia. Le piccole bulk carrier con impegno prevalente in Mediterraneo, il settore delle bulker Handy size e le navi cementiere. Tutti e tre i settori sono in crescita grazie a un pian di sviluppo e ringiovanimento condotto a ritmi serrati.

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