Non si può dire che non si tratti di due uomini di parola. Da un lato, il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump; dall’altro, il più potente armatore del mondo, Gianluigi Aponte. Il primo aveva affermato nel discorso di insediamento che gli Stati Uniti si sarebbero ripresi Panama; il secondo, circa due anni fa, che il suo compito prioritario sarebbe stato quello di fare diga contro l’espansione cinese.
Sotto controllo 43 terminal nel mondo
E così è stato. CK Hutchison, gruppo con sede a Hong Kong “proprietario” di un network di 43 terminal container nel mondo, , ha venduto la divisione che gestisce i due principali porti alle imboccature del Canale di Panama (Balboa e Cristobal) a un consorzio guidato dal colosso della finanza statunitense Blackrock in joint con la divisione porti della Mediterranean Shipping, (Til )e Gip (un Fondo di investimenti americano nato nel 2006 e specializzato in grandi infrastrutture) acquisiranno anche il 90% di Panama Ports, che gestisce i due ingressi nel canale a Balboa e Cristobal.
Con un sommesso pensiero rivolto alla Groenlandia, dove si sta iniziando a pensare che il neo inquilino della Casa Bianca faccia davvero sul serio, l’operazione svelata oggi impone anche al governo di Panama, che era stato apertamente accusato di fare gli interessi della Cina, un netto cambio di passo. Prezzo dell’operazione dai 17,5 ai 19 miliardi di dollari.
BlackRock, Gip e Til acquisiranno l’80% di Hutchison Ports, che opera su 43 scali in 23 Paesi, e il 90% di Panama Ports Company, la società che gestisce i porti di Balboa e Cristobal, rispettivamente all’imbocco nel Pacifico e nell’Atlantico del Canale di Panama.
Trump aveva in più circostanze accusato le autorità panamensi di aver ceduto alla Cina il controllo del canale. Il mese scorso la procura di Panama aveva chiesto la revoca della concessione dei porti di Balboa e Cristobal alla CK Hutchison, firmata nel 1997 e rinnovata nel 2021 fino al 2047. E questa mossa deve essere risultata decisiva per favorire il deal fra Hong Kong e gli Usa. CK Hutchison è per altro erede in linea diretta di quella Hutchison Wampoa che per prima si rese protagonista circa vent’anni fa di uno shopping mondiale di porti container.
Il precedente africano di Bollorè logistics
Idealmente l’operazione certo in scala maggiore sembra fare il paio con quella che aveva portato MSC di Gianluigi Aponte ad acquisire per oltre 6 miliardi il controllo totale della Bollore Logistics Africa, e con questa la gestione di porti, terminal, ferrovie e specialmente dogane collocate strategicamente in quella africa subsahariana e equatoriale dove da tempo gli investitori cinesi sono sbarcati.
Quello che si gioca sulle rotte del traffico container è quindi una battaglia a tutto campo fra Stati Uniti e Cina. Una battaglia per il controllo dei gangli vitati dell’interscambio commerciale via mare, in cui i famigerati dazi rischiano di diventare solo ciliegine su una torta già ben cotta.