Esteri

Follia Canada: i voti dei bianchi contano meno - Seconda parte

Secondo il regolamento di un sindacato canadese i voti dei non-bianchi valgono di più degli altri

Il trend però è molto chiaro. La narrativa dei media e della cultura popolare raffigura i bianchi come i cattivi, i non bianchi (neri, nativi, mussulmani ecc..) sempre glorificati come vittime della più bieca oppressione. Le società occidentali sono accusate di razzismo sistemico mentre è ovvio che in realtà siano le più tolleranti e aperte al mondo. La storiografia non fa che sottolineare, esagerando e decontestualizzando, i “massacri” dell’occidente, dimenticando che è l’Occidente ad aver abolito la schiavitù (anche in Africa), inventato i diritti umani e creato le basi materiali del benessere che negli ultimi decenni ha migliorato la qualità della vita praticamente di ogni abitante della terra.

Ma, chiaramente, è tutto un discorso di potere. Sicuramente i promotori di questo nuovo regolamento sono bianchi che in questo modo hanno ottenuto il sostegno dei membri non bianchi all’interno del board.

È, su piccola scala, quando sta avvenendo in tutto l’Occidente. La sinistra, votata ormai dai più ricchi ed inseriti, volta le spalle alla working class nativa e si appoggia alle varie minoranze etniche e di genere. Molte volte queste minoranze sono molto più reazionarie e retrive del più bigotto elettore di destra, ma questo la sinistra fa di tutto per ignorarlo.

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