Galli si fa tre dosi, positivo al Covid: “Sono stato uno schifo”

Il virologo annuncia in tv: “Contagiato da Omicron, qualcuno me lo ha passato”

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La sfiga è sfiga. E le coincidenze nella vita a volte davvero incredibili: Massimo Galli, virologo dalle numerose partecipazioni tv, grande sostenitore della vaccinazione e della terza dose s’è preso il virus ed ha pure sviluppato la malattia. Il tutto per colpa di Omicron, pare, e soprattutto nonostante le tre dosi di immunizzazione e le tante precauzioni che, dice, ha sempre osservato.

La rivelazione l’ha fatta oggi La Verità e la conferma è arrivata per voce dello stesso Galli a Mattino 5. “Stamattina sto discretamente meglio, ma sono stato una schifezza“, spiega il virologo del Sacco di Milano, ormai in pensione, in diretta tv. Quando se l’è preso? A Natale? A Capodanno? “Verosimilmente il 31 dicembre o qualche giorno prima qualcuno mi ha passato omicron – aggiunge – nonostante sia in pensione, nonostante abbia condotto in quest’ultimo periodo una vita ritiratissima vedendo pochissime persone”.

Per carità. Lo stesso Galli qualche giorno fa aveva detto che “il vaccino non è democratico“, che “non tutti rispondono allo stesso modo” e che una percentuale di “boosterizzati” può comunque “aver bisogno del ricovero”. Però cribbio, proprio lui. Lui che ormai i pazienti li sente per telefono o per mail. Lui che ha “visto pochissime persone e, a livello conviviale, senza mascherina, le posso contare: una dozzina in tutto e mai tutte assieme”. Lui che è “pieno di anticorpi” ed aveva “risposto discretamente al vaccino”. Cosa sarà successo?

“È cominciato tutto con una notte – racconta – saltando nel letto con brividi potenti, poi pizzicore al naso, ho perso un po’ di gusto e olfatto, voce roca. Sono qui per rassicurare gli altri, ma quando dicono che è una brutta influenza, posso allora dire che è stata la più brutta della mia vita“. Galli è sicuro: “Se qualcuno dice che omicron è una passeggiata per gli anziani come me, dice male. Se non avessi avuto le tre vaccinazioni sarebbe stata molto ma molto peggio, per uno della mia età e con la mia storia”.

Colpevole dell’infezione è senza dubbio Omicron: c’è la certezza del sequenziamento in laboratorio. Quindi sostanzialmente la variante ha “bucato” la terza dose, almeno la sua. E certo non è l’unico in Italia: di casi iniziano a sentirsene alcuni.

E pensare che una decina di giorni fa su questo i giornali spacciavano certezze: “Omicron, terza dose per evitare nuovi focolai e reinfezioni”, scriveva il Corriere. “Terza dose altamente efficace dopo 2 settimane”, giurava due giorni fa l’Iss. Secondo il nostro Istituto sanitario il booster aiuterebbe non solo contro la malattia e il ricovero in ospedale (i vaccini servono a questo, lo ripetiamo da tempo) ma anche nella “prevenzione dell’infezione”. Sicuri? E che fine hanno fatto quelli che “i vaccinati non si infettano e non trasmettono”? Burioni, 11 dicembre: “Con la terza dose (…) ristabiliamo la protezione contro l’infezione”. Pregliasco, 29 dicembre: “Il booster può arginare Omicron”. Ancora Burioni, fine dicembre: “C’è una bugia che viene raccontata continuamente, cioè che i vaccinati si infettano e trasmettono il virus quanto i non vaccinati…Non è vero”. Lo vada a dire a Galli, cui auguriamo – ovviamente – pronta guarigione.

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