Salute

Galli tuttologo: ora parla anche di Russia e Ucraina

Cacciari non può parlare di vaccini, il virologo invece può avventurarsi nella geopolitica…

Ah, anche politologo! A Stasera Italia va in onda il virologo vitruviano, al centro dell’universo, immagina, puoi: Massimo Galli al posto dell’homo leonardesco, corpo forse un po’ tracagnotto ma arti ben protesi ad abbracciare lo scibile. È la croce e delizia dei luminari omnibus, che per scie(me)nza infusa si sentono in dovere di sfruculiare i cabasisi su tutto: Cacciari non può parlare di vaccini, lesa maestà, Galli può spenzolarsi sull’orlo della geopolitica.

Il guaio è che lo fa con la stessa precisione ampiamente mostrata sul virus: una traumatizzante supercazzola del pressappochismo in salsa banalosa, roba che la casalinga di Voghera sarebbe più incisiva del virologo di Milano. Sentite qua come commenta la crisi russo-ucraina, foriera di un conflitto potenzialmente apocalittico: per il Gallologo, si tratta di “problemi che vengono da lontano in un quadro politico generale”, e mecojoni. Pare l’analisi di Lino Banfi nei panni del preside Rodolfo Calabrone: “La scuola italièna è come una guerra molècolere fatta in cielo di un firmamento di guerre stellèri, in poche parole una stronzèta generale”.

Ma il Gallo ValleSfiga, che s’è infettato con tre dosi e poi si è fatto sparare i monoclonali “perché lui vale”, non è uomo da diagnosi generiche, lui è un prognostico coi fiocchi e coi maroni ed entra dritto nello specifico: “La disgregazione dell’impero russo è un’antica storia, voglio dire, sia come disgregazione sia come origini”. Qui andiamo oltre Calabrone e siamo già a Campanile, o forse al conte Mascetti, Sbiliguda! Blinda la supercazzola di ambasciatore, se va su non va giù, se va giù non va su. E da quanto sarebbe una antica storia, questa disgregazione dell’impero russo (e qui si sente la nostalgia del vecchio comunista per la mitologia sovietica)? “Quintana; o setta”.

Gran finale con suspense: “Il punto… il punto…”. Tutti col fiato sospeso, come davanti al tampone di Galli: qual è, qual è il punto? “Il punto è che il compromesso internazionale, se non arriva alla svelta, prospetta un futuro non brillante”. Sì, e se le sue premesse fossero fondate, le sue deduzioni sarebbero attendibili. Blinda la supercazzola brematurata di anacoluto. Sempre la stessa storia, si nasce ginostradaioli, marcocapannari, insomma movimento sessantottista, e si muore Forlani. Che cervelli, che dotti medici e sapienti, fanno impallidire Pico de’ Paperis. Con homini così, chi ha bisogno dei virologi?

Max Del Papa, 15 febbraio 2022

Iscrivi al canale whatsapp di nicolaporro.it

LA RIPARTENZA SI AVVICINA!

SEDUTE SATIRICHE

www.nicolaporro.it vorrebbe inviarti notifiche push per tenerti aggiornato sugli ultimi articoli