I gay, il Papa e la “santa” furbizia d’inseguire le mode

15.5k 81
generica_porro_1200_3

Bergoglio, il papa francescano, è divisivo come tutti quelli che praticano la politica attiva. Distratto, approssimativo se parla di dottrina, di magistero, ossessivo quanto alle cose del mondo e in particolare italiane, senza mai nascondere, già da una mimica a volte inquietante, le sue passioni, favorevoli o spietate. Tra le cose del mondo, le unioni omosessuali, il cui sostegno apertis verbis ha subito scatenato le opposte fazioni essendo questo papa divisivo, o lo ami di un amore ideologico e dunque fanatico o lo detesti come l’anticristo. Che ha detto Bergoglio, ripreso nel documentario di Evgeny Afineevsky? Ha detto: «Ciò che dobbiamo creare è una legge sulle unioni civili. In questo modo, gli omosessuali godrebbero di una copertura legale. Io ho difeso questo».

Reazioni e interpretazioni

Io ho difeso questo: e subito parte il cafarnao. Dice chi tiene in sospetto questo papa a volte sconcertante: ecco, lancia l’esca alla sinistra gender, che lo sta mollando dopo i fallimenti della sua rivoluzione finanziaria in Vaticano; ecco, cerca di stornare l’attenzione dagli scandali recenti, il Becciu che lui stesso aveva impancato, con l’amante Marogna e tutto il tanfo di spioni, di ladrocinii, di servizi più o meno deviati, più o meno presunti. Altri vanno oltre, l’uscita di Francesco sarebbe l’ennesimo colpo di maglio sulla morale cattolica, sull’autorità dell’Ecclesia, il papa scelto dagli imam dopo la cacciata o resa di Ratzinger è qui per consegnare l’occidente all’Islam in armi, anche se nell’Islam gli omosessuali non godono di una copertura legale ma tombale.

Rispondono gli ultras del cattocomunismo decrepito ma mai domo: ma cosa dite, è solo una frase, tagliata e cucita in un documentario. Ma cosa volete, che la Chiesa resti cattiva e tetragona con gli omosessuali? Ma non lo capite che se essa Chiesa dura da due millenni è perché sa rinnovarsi, sa capire i tempi? E poi Bergoglio non ha detto che le coppie gay debbono farsi una famiglia ma debbono poter stare in una famiglia; e questo non riguarda solo l’Italia, lui parla in senso generale, mondiale.

Distinzioni un po’ da sofisti, se un papa dice che hanno diritto a una legge, che lui difende questo, intende proprio una norma per tutelare i nuovi nuclei, norma che peraltro non manca nell’ordinamento italiano; e se poi parla in senso globale come la mettiamo, per l’appunto, in quella vasta parte di mondo in cui gli omosessuali vengono sterminati e vedi caso proprio quel mondo su cui Bergoglio si mostra così omertoso quando non apertamente solidale?

Modi bruschi

Con le interpretazioni si può far tutto, sono valide fino a prova contraria e nel foro interno di un papa la prova contraria non esiste. Di certo, per restare alle parole dette, c’è che il papa uomo apre alla comprensione umana, cristiana verso i discriminati, singoli o in legame e questo è bello, è gesto nobile, condivisibile. E non cade a ciel sereno, già Francesco si era spiegato, aveva accolto bambini nati da unioni non canoniche – nel documentario si fa espresso riferimento al caso di uno che voleva crescere i tre figli, adottati col compagno, nella morale cattolica e il papa lo aveva sostenuto, aveva eliminato gli ostacoli personalmente. C’è una coerenza in questo, c’è scrupolo evangelico e c’è anche, se vogliamo, la santa malizia di dirottare la Chiesa verso i tempi; quello che colpisce, che intontisce sono i toni, i modi: questo pontefice sembra non conoscere la diplomazia felpata, non attende i tempi lunghi dell’adattamento, parla quando gli va, specialmente dichiarazioni aeree e il suo entourage ogni volta si raccomanda ai santi. Dicono molti cattolici: va bene aprire, accogliere, ma così? Un conto è se lo dico io, fedele qualsiasi, un conto se lo fa il papa cattolico.

Dimensione sociale

Ma ci pensa questo sant’uomo alle conseguenze? Bergoglio il divisivo sconta l’effetto di Pierino col lupo: se si preoccupa di accogliere tutti nel seno di Madre Chiesa, senza distinzioni di razza o di sesso, non gli credono, dubitano, lo temono e non senza ragioni perché questo è un papa che non ama l’individuo ma la massa, diffida del capitalismo, privilegia la dimensione sociale e, diciamolo pure, socialista, è allucinato quando parla delle diseguaglianze; sostiene in modo quasi provocatorio le Ong trafficanti, i centri sociali dei balordi, manda un cardinale elettricista a coprire i furti di energia elettrica dai balordi che non pagano e fanno festa, dice all’arruffapopoli di terra e di mare Casarini “vai fratello mio che ci sono io”, fatica a difendere i cattolici massacrati per il mondo in nome di altre religioni con le quali si mostra arrendevole. Chi non gli vuole bene obietta: vuole ridurre la Chiesa ad una colossale Ong, non si preoccupa della missione originaria che è quella di annunciare il Vangelo; e i suoi difensori invasati: ma più Vangelo dell’amore verso gli ultimi e i discriminati, cosa può esserci?

Vero è che gli omosessuali non possono più venire considerati con la durezza del passato, e che è arrivata fino a Wojtyla, polacco duro, virile, fino a Ratzinger. Ma che pensare quando gli esagitati del gender cavalcano le parole di Bergoglio e rilanciano il ddl Zan-Scalfarotto che è una norma liberticida e fanatica?

Poi si potrà dire che un papa non può preoccuparsi delle minima immoralia politicanti, ma il fatto è che questo papa sembra preoccuparsi solo di quelle. Nobile, cristiano invitare a non escludere più in ragione della sessualità, ma Bergoglio l’argentino, detto il Pampero, non ha trovato una parola per il professore Samuel Paty, decapitato da un fanatico islamico con la complicità di decine di tagliagole correligionari; ed è lo stesso papa che arrivò a giustificare la mattanza di Charlie Hebdo in un vaneggiamento ad alta quota. Francesco sarà anche animato dalle migliori intenzioni, ma a volte si comporta come nei peggiori bar di Caracas, dove regna l’amico Maduro nel nome di quel marxismo leninismo che ha distrutto il paese, anche se per Bergoglio pare l’unica forma di governo accettabile.

Max Del Papa, 22 ottobre 2020

Ti è piaciuto questo articolo? Leggi anche

Seguici sui nostri canali
Exit mobile version