La sinistra ha idee sinistre, ma soprattutto è maestra di propaganda. L’uccisione di un figlio come diritto della donna è la più sinistra di tutte. Propongo di cominciare anche noi dalle parole e dalle sigle. Basta IVG, e basta aborto. D’ora in poi Le propongo di chiamare le cose come sono. D’ora in avanti non si parli più di aborto e IVG. Noi dobbiamo parlare di FIGLICIDIO. Vediamo se il figlicidio è diritto di civiltà nei loro discorsi di gente civile e illuminata. La prego, provi anche Lei, e diffonda questa battaglia. La statistica degli omicidi è questa: omicidi 2020 67.000 circa: 200 omicidi, 150 femminicidi, figlicidi 66.000
Tannino
19 Novembre 2021 12:23
Paradossalmente, con la continua movimentazione delle “finestre di Overton”, domani ci potrebbe essere il diritto all’omicidio, alla pedofilia, all’utilizzo della schiavitù, ecc. in quanto tra cinquanta, cento o più anni, la percezione di certi temi potrebbe essere superata anche nel Diritto.
Sono favorevole all’aborto, così come all’eutanasia o alla “dolce morte”, se la vita non è più degna di essere vissuta, ma sono temi delicatissimi, che non possono essere banalizzati o ridotti a semplice routine.
Franco
19 Novembre 2021 12:06
Quanta ipocrisia! Soprattutto sui dati mirabolanti che qualche crociato/a dell’ultima ora ha tirato fuori sul numero degli aborti. Siamo più di 7 miliardi!!
Le persone si incontrano, si piacciono, fanno l’amore anche e soprattutto se NON vogliono avere figli. Relazioni fugaci, passeggere, rapporti occasionali senza amore o stabili e duraturi NON autorizzano nessuna gravidanza obbligata.
NON SIAMO BESTIE.
Giancarlo 2021
18 Novembre 2021 21:19
Come uomo non posso decidere sul corpo e la mente di una donna che ha diritto sempre alla sua libertà di scelta qualunque essa sia.
Ma se fossi una donna e se dovessi scegliere tra un feto e la vita vivente e vitale e mentale di una donna deciderei sempre per questa.
Nessun altro lo può fare senza commettere un abuso e una limitazione della libertà altrui.
Sostituendosi a lei in questa scelta drammatica e comunque dolorosa, che riguarda solo lei e nessun altro che è al di fuori di questo suoi dramma.
La sinistra ha idee sinistre, ma soprattutto è maestra di propaganda. L’uccisione di un figlio come diritto della donna è la più sinistra di tutte. Propongo di cominciare anche noi dalle parole e dalle sigle. Basta IVG, e basta aborto. D’ora in poi Le propongo di chiamare le cose come sono. D’ora in avanti non si parli più di aborto e IVG. Noi dobbiamo parlare di FIGLICIDIO. Vediamo se il figlicidio è diritto di civiltà nei loro discorsi di gente civile e illuminata. La prego, provi anche Lei, e diffonda questa battaglia. La statistica degli omicidi è questa: omicidi 2020 67.000 circa: 200 omicidi, 150 femminicidi, figlicidi 66.000
Paradossalmente, con la continua movimentazione delle “finestre di Overton”, domani ci potrebbe essere il diritto all’omicidio, alla pedofilia, all’utilizzo della schiavitù, ecc. in quanto tra cinquanta, cento o più anni, la percezione di certi temi potrebbe essere superata anche nel Diritto.
Sono favorevole all’aborto, così come all’eutanasia o alla “dolce morte”, se la vita non è più degna di essere vissuta, ma sono temi delicatissimi, che non possono essere banalizzati o ridotti a semplice routine.
Quanta ipocrisia!
Soprattutto sui dati mirabolanti che qualche crociato/a dell’ultima ora ha tirato fuori sul numero degli aborti. Siamo più di 7 miliardi!!
Le persone si incontrano, si piacciono, fanno l’amore anche e soprattutto se NON vogliono avere figli.
Relazioni fugaci, passeggere, rapporti occasionali senza amore o stabili e duraturi NON autorizzano nessuna gravidanza obbligata.
NON SIAMO BESTIE.
Come uomo non posso decidere sul corpo e la mente di una donna che ha diritto sempre alla sua libertà di scelta qualunque essa sia.
Ma se fossi una donna e se dovessi scegliere tra un feto e la vita vivente e vitale e mentale di una donna deciderei sempre per questa.
Nessun altro lo può fare senza commettere un abuso e una limitazione della libertà altrui.
Sostituendosi a lei in questa scelta drammatica e comunque dolorosa, che riguarda solo lei e nessun altro che è al di fuori di questo suoi dramma.