Commenti all'articolo La censura colpisce anche Alain Delon e il ballerino Sergei Polunin

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Valter
Valter
20 Maggio 2019, 14:25 14:25

Concordo con tutto meno sul fatto che cada anche lei nella abietta supponenza di poter etichettare “fesso” il ballerino per le sue opinioni sugli omosessuali. Il mondo non è fatto di fessi e intelligenti ma di persone che pensano diversamente l’una dall’altra e i cui pensieri, per quanto non condivisibili, dovrebbero essere rispettati.

Rita
Rita
18 Maggio 2019, 12:22 12:22

È tempo di tornare cn forza( prepotenza) a far studiare e imparare a memoria l EDUCAZIONE CIVICA.
IL LIMITE di troppe persone è farsi gli affari privati di taluni.Il lavoro, e la vita privata dovrebbero mantenere il margine. Troppa stupidità. Queste “begucce”,potevo tollerarle 30 fa in fabbrica in provincia, eravamo giovinette. Oggi mi fa piangere l idea che si fa del politicismo sul niente…Rita

Stefano Lombardi
Stefano Lombardi
18 Maggio 2019, 8:00 8:00

Anche io trovo a volte eccessivo e comunque errato che un artista valente venga “censurato” per le sue opinioni provocatorie, però bisogna anche tenere conto che le decisioni al riguardo vengono prese da organi ben definiti, che in qualche modo rappresentano quel mondo. Ora se tu ballerino etero vai a fare affermazioni feroci nei confronti di chi non condivide i tuoi gusti, innanzitutto il sessista sei tu che esprimi l’opinione, poi si consideri che nel mondo del balletto i casi di persone con sensibilità altre sono ben presenti…ditemi perché un organo che prende decisioni non debba tenere conto dei propri clienti? Sarebbe antieconomico. Lo stesso dicasi per il salone del libro: se mi vengono meno meno editori ed autori pluripremiati per dare spazio ad una casa editrice, il comitato da ente economico ed organizzativo ti taglia fuori….ma dove sono finiti i capitalisti? Mah…son diventati tutti protettori delle minoranze…. però quelle arroganti e nere. E allora? Chissenefrega degli oscuri e dei torvi. Meglio le mille sfumature dell’arcobaleno…che francamente di nuvole nere in cielo se ne vedono anche troppe…e siamo a primavera.

Sykr
Sykr
17 Maggio 2019, 14:07 14:07

La rappresentazione é essenziale in un governo democratico.
Il fatto che una donna, omosessuale e di colore sia stata apparentemente “favorita” rispetto ad un altro politico, non é conseguenza di eventuali “favoritismi” verso le minoranze, é conseguenza del bisogno che le persone hanno di essere certe che il politico che stanno votando non si rivolterà contro gli ideali enunciati nella campagna politica in favore di voti… Una donna omosessuale e di colore é una certezza per un governo antimaschilista, antiomofobo e antirazzista.

rocco
rocco
17 Maggio 2019, 11:12 11:12

questo è un periodo in cui si governa con il sesso, non con le capacità e le competenze:
il 30% a chi piace il pisello;
il 30% ha chi piace la farfallina;
il 30% ha chi mangia di tutto;
il restante 10% a chi rimane a digiuno.
e poi si dice che non è vero che c’è chi ragiona con le parti intime.
Un artista, poi, di questi tempi, non è chi ha una dote
ma chi da in dote la propria arte al politico di turno.
“Fatti non foste per viver come bruti,
ma per seguir virtù e conoscenza”
disse il sommo poeta
“fatti non foste per seguir virtù e conoscenza
ma per seguir l’andazzo del c….”
disse l’intellettuale di sinistra
habemus minchiatam

brasello
brasello
17 Maggio 2019, 9:53 9:53

le vicende di alain Delon e Polunin non sono che il rovescio della medaglia di quanto successo a Chicago: sindaco eletto è una donna, nera, dichiaratamente gay (sposata con una donna con la quale ha adottato una figlia). insomma, un tripudio di tutto quanto è minoranza, LGBT, #metoo.
sicuramente ha le carte in regola per ricoprire quel ruolo, nessuno ne dubita. Però quando si parla di lei non si citano imprese mirabolanti che ha compiuto negli incarichi precedenti, anzi, pare che non brillasse particolarmente. Sicuramente sarebbe stato possibile proporre per quel ruolo persone con competenze ben superiori. Epperò è stata proposta (ed eletta) lei. Perche? Perchè oggigiorno in certi ambienti non viene premiato chi sa fare, ma chi riesce a vendere un prodotto (cioè se stesso). conta più quello che dichiari o pensi nella tua vita privata di quello che sai fare. L’isteria del pensiero unico ci seppellirà.

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