Commenti all'articolo Il New York Times cambia titolo su Trump: ma che giornalismo è?

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art3mide
art3mide
7 Agosto 2019, 18:48 18:48

ma parliamo dei giornali italiani che hanno evidenziato questa … roba positivamente?
per me è una cosa pericolosa.

Alfredo Branzanti
Alfredo Branzanti
7 Agosto 2019, 15:08 15:08

La scelta redazionale del NYT di due giorni fa appare di straordinaria onestà intellettuale, di capacità di ammettere i propri errori e di correggerli. Era normale che il più autorevole quotidiano Usa volesse riportare, per una volta, un appello all’unità del paese ed al superamento delle divisioni da parte del presidente più divisivo e seminatore di odio mai visto. Così ha formulato un titolo sulla base di una prima lettura del discorso, analogo comportamento ha tenuto qualche sito di media in Italia, correggendosi in seguito. Poi i redattori del NYT hanno ascoltato attentamente, si sono resi conto che si trattava di un discorso freddo, metallico, malamente letto al gobbo con uno sforzo spaventoso, un discorso che non veniva condiviso dal lettore. Si sono resi conto che mancava qualsiasi riferimento al terrorismo interno, alla necessità di rivedere la mortale diffusione delle armi, ad un impegno per superare il muro di odio che Trump ha contribuito pesantemente a creare, solo l’attribuzione di colpe ai videogiochi (per smontare questa bufala c’è un interessante articolo sul Foglio di oggi). Un discorso che non conteneva nulla delle speranze iniziali ed il titolo è stato modificato. Sono state utili le segnalazioni dei lettori? Certamente si a dimostrazione dell’onesta’ della redazione. Come detto anche qualche sito italiano ha agito così, mi auguro diventi una regola dopo il… Leggi il resto »

Orlo
Orlo
7 Agosto 2019, 15:07 15:07

In effetti il nyt ha fatto una toppata incredibile nella prima titolazione degna dei giornaletti da te citati,caro Porro.
Il giornale per antonomasia del progressimo liberal nn si può permettere,davanti a una strage fomentata anche dall’attuale presidente USA,incentrata sull’odio verso i più deboli della società,di essere trattato come fosse un moderatore delle istanze nazionali riprendendo un passaggio del suo discorso che aveva come perno propio l’odio esplicitato attraverso delle,secondo le sue parole,armi “innocue”.
Un personaggio avvezzo allo spregio dei più deboli nn merita niente in cambio da coloro che ne debbono continuamente mettere sotto il cono di luce le sue vere mire.
Oltremodo nn si deve mai dimenticare che la Clinton vinse con 2 milioni di voti in più le elezioni,sul totale dei votanti,ed è soltanto per 100mila voti che Trump è presidente.

wisteria
wisteria
7 Agosto 2019, 15:05 15:05

Dazi si scrive con una sola zeta.

Elisabetta
Elisabetta
7 Agosto 2019, 14:44 14:44

The Donald è il biondo che fà impazzire il mondo.
Venerdì alle borse è arrivato il suo starnuto e tutte in virata a ribasso. :D
L’altra volta, qualche settimana addietro, la minaccia dei dazzi la fece di sabato o domenica, così che il mercato ( algoritmi) potesse/(ro) preparare la strategia per l’apertura de lunedì.
Non sò perchè la sua ruvidezza mi faccia simpatia e concordo con la strategia dei dazzi, ma daltronde io sono della teoria ; ” a mani estremi , estremi rimedi” e della corrente di pensiero che:” non c’è una tattica unica per strategie uniche ma tattiche diverse per strategie diversamente uniche.”

Perchè a Lei non bastano alcune righe ( twitter, instagram, fb, sito…) per ispirarsi e a volte uniformarsi all’opinione unica?
Si ascolti meglio mentre parla o se preferisce si riascolti, potrebbe accorgersi che anche la Sua libera Zuppa soffre di influenze come i N,W.T.
Si chieda il perchè.

Saluti

Giacomo Cambiaso
Giacomo Cambiaso
7 Agosto 2019, 13:50 13:50

Applausi a scena aperta, grande Porro e grazie per questa chicca. Mi fan sorridere quelli che definiscono NYT e WP dei grandi giornali, lo erano sicuramente, ma questi di proprieta’ di Bezos hanno nulla in comune con quelli gloriosi di qualche decennio fa.

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