Commenti all'articolo Il sovranismo di Craxi rivisto da Hammamet

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Orlo
Orlo
21 Gennaio 2020, 17:56 17:56

La visione liberalsocialista europeista di Craxi nn è racchiusa nel “rivedere i protocolli di Maastricht”,ma risiede nella sua visione di un Parlamento UE sovrano sulla federazione europea a cui i governi posteriori ai suoi nn vollero dare credito e che,ancora oggi,in coloro che a destra credono di trovare un personaggio da blandire a propio uso e consumo,scoppia in mano come un candelotto di dinamite.

Le radici del cosidetto nazionalismo di Craxi sono basate sulle idee di Mazzini e Garibaldi. Sono legate ad una affermazione del debole da tutelare. Sono universaliste e umaniste.

Raffaello Ferrentino
Raffaello Ferrentino
21 Gennaio 2020, 0:50 0:50

Mirabile se pur concisa descrizione dei motivi per cui Craxi rimarra’ nei libri di storia dell’ italia repubblicana come uno dei pochissimi statisti che ha annoverato.

Elisabetta
Elisabetta
20 Gennaio 2020, 19:44 19:44

“…umanitaristico, libertario, mutualistico e solidaristico …” la trappola nelle definizioni di Ocone.

Umanitaristico in che senso?

Libertario in che senso?

Mutaualistico in che senso?

Solidaristico in che senso?

“In che senso” sta ad intendere, in quale senso sigificato storico del termine, in quale senso sgnifcato ed elasticità di applicazione raeale, in quale snso significato per il politico Craxi e in quale senso e significato per l’Ocone interprete?

Tutti questi sensi e significati si combianno e permutano nel tempo della vita politica craxiana, assumendo connotati idonei a trsfromismi per l’occaione.

Per altro nulla di diverso che accadeva ed accade in ogni politico che si dice promotore di una ideologia, per poi scvolare in quella diametralmento opposta.

bella lingua italiana perchè ognuno ci legge quel che gli piace e/o gli conviene.è così che la storia cambia versionenel tempo..

honhil
honhil
20 Gennaio 2020, 19:16 19:16

Intanto a Roma, mentre nel mirino sinistro c’è Salvini, «Gregoretti, la maggioranza non va in giunta: “No alle pagliacciate illegittime”».

Gli unici che stanno facendo i ‘pagliacci’ in quella commissione sono proprio loro e cioè i rappresentati della maggioranza di governo (lo vogliono sotto processo, che votino la risoluzione e voltino pagina), eppure accusano gli altri di mettere in atto delle ‘pagliacciate illegittime’. Un distinguo freudiano che la dice molto lunga sulla faccenda e che fa legittimamente pensare che questi signori considerino le loro pagliacciate governative legittime sempre e comunque e le strategie dell’opposizione (appunto) delle “pagliacciate illegittime”. E che il paio con quanto, a vent’anni dalla morte di Craxi, da qualche parte qualcuno scrive: “I magistrati nemici di Craxi dimenticarono le ruberie dei comunisti”. Mentre sembra che “I magistrati nemici di Craxi (non) dimenticarono le ruberie dei comunisti”: semplicemente e felicemente ne furono complici. Anche perché finalmente potevano dare corso alla loro ideologica visione demiurgica di una magistratura da cui tutto discende. E adesso il gioco, in modo diverso ma sempre finalizzato allo stesso risultato: abbattere l’avversario politico che li potrebbe spingere nel terreno pantanoso dell’irrilevanza politica, si ripete.

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