Incesto a Parigi: 4 riflessioni sullo scandalo Sciences Po

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Mentre in Italia i già populisti riscoprono, dans l’espace du matin, le virtù dei competenti, delle élite e magari dei salotti, in Francia trema uno dei santuari della competenza e della oligarchia repubblica, quella Sciences po travolta dallo scandalo del suo ex presidente, Olivier Duhamel, e dei suoi trascorsi di violenza sessuale e di pedofilia nei confronti del figliastro, molti anni fa.

La vicenda ci induce a quattro brevi considerazioni.

  • La prima. Le oligarchie, anche se repubblicane e competenti, puzzano comunque sempre un po’. Non tanto e non solo per i casi in sé, ma per l’omertà che circonda questi ambienti. Il direttore di Sciences po si è dimesso ieri perché accusato di aver coperto una notizia; di fatto, sembra che tutti sapessero, e che questo non abbia impedito a Duhamel di scalare i gradini del prestigioso ateneo.
  • Seconda considerazione. Sono oligarchie repubblicane, quelle dei competenti, ma mostruosamente familistiche. Duhamel è importante studioso, ma il fatto di essere figlio di un ministro di Giscard, nonché di una famiglia che ha dato giornalisti e uomini politici, lo rende di fatto uno dei bramini, di quella sinistra braminica che caratterizza in particolare il paesaggio francese.
  • E qui siamo alla terza considerazione, Sono oligarchie prevalentemente progressiste. Duhamel è stato a diverso titolo consigliere di Mitterrand, Jospin e Hollande, due presidenti e un primo ministro ed è stato eurodeputato socialista. Ovviamente il suo caso singolo non consente di generalizzare sui nessi tra sinistra e pedofilia. Però è vero che il Partito socialista mitterrandiano, fortemente sessantottardo e libertario, ha sempre sostenuto delle posizioni molto blande in tema di lotta alla pedofilia e, quando era all’opposizione negli anni Settanta, aveva proposto leggi molto al limite della eliminazione del reato di pedofilia. Gli intellettuali di sinistra poi, in nome del “libero amore” e del “love is love”, una sorta di politicamente corretto antilitteram, hanno sempre sostenuto che il bambino avrebbe “diritto” ad essere amato e ad amare sessualmente come un adulto.
  • Infine, quarta considerazione. Politicamente corretta, anti sessista, “anti razzista”, femminista, la sinistra francese è però diventata vittima dei mostri che ha creato e del clima di inquisizione conseguente. In un altro frangente,l’affare Duhamel, grave in sé ma attinente al privato dello studioso, sarebbe stato risolto con l’ipocrisia privata, che è sempre il sale delle società.

Quando l’ipocrisia però diventa pubblica e, sulla scorta degli slogan sessantottini, il privato si fa politico, il mondo si popola di mostri: e il moralismo aizzato contro la destra, presupposta “razzista” e “sessista”, colpevole magari non di stupro, ma di banali tweet , diventa doppia morale, Ma il regime della doppia morale implica una oligarchia compatta in difesa della propria omertà, una tutela assoluta del silenzio dei bramini. Cosa non più possibile ai tempi in cui la crisi delle élite, giravolte o meno dei populisti, è li ben conclamata, E il dramma ridicolo di Sciences po è li a dimostrarlo.

Marco Gervasoni, 12 febbraio 2021

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