Ipocrisia Usa: quanto petrolio hanno comprato dal dittatore Maduro

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Il Nicaragua assegna la quarta ambasciata a Maurizio Carlo Alberto Gelli

Sette giorni dopo essere stato nominato ambasciatore del Nicaragua ad Atene e rappresentante permanente dell’Organizzazione mondiale del turismo, il regime di Ortega y Murillo ha affidato anche l’ambasciata slovacca al figlio di Licio buonanima. Da maggio Maurizio Gelli è anche ambasciatore del Nicaragua in Spagna e dal 27 giugno Ortega lo ha pure nominato anche ambasciatore ad Andorra. L’altro super ambasciatore sandinista è un nipote di Gheddafi, che di fatto copre per Ortega Africa, Medio Oriente e paesi arabi.

La PDVSA ha già inviato 20 milioni di barili di petrolio negli Usa nonostante l’ennesimo scandalo e la persecuzione di Mauro contro l’opposizione a lui non gradita

In totale, nella prima metà del 2023, 19.965.000 barili di petrolio hanno lasciato i porti venezuelani diretti alle raffinerie statunitensi, secondo i dati della US Energy Information Administration (l’EIA ha pubblicato il suo ultimo aggiornamento poche ore dopo lo scandalo per la scomparsa di 30 milioni di dollari corrispondenti all’assicurazione sanitaria dei lavoratori della PDVSA. L’acquisto del petrolio della PDVSA da parte degli Stati Uniti è stato possibile dopo che lo scorso novembre Washington ha autorizzato Chevron a “riprendere parzialmente le sue attività” in Venezuela.

L’arrivo di due navi nei porti venezuelani a fine dicembre ha segnato l’inizio di questa nuova tappa dettata dalla necessità di Washington di sostituire parte dell’offerta russa paralizzata dalle sanzioni imposte a Mosca dopo l’invasione dell’Ucraina. Per lo stesso motivo, dallo scorso anno il Dipartimento di Stato americano ha autorizzato anche la spagnola Repsol e l’italiana Eni a ricevere petrolio da PDVSA per trasformarlo nelle raffinerie europee. Ora, le due compagnie petrolifere europee intendono estendere questo accordo per scambiare petrolio con debito, con l’autorizzazione del governo degli Stati Uniti. Il governo degli Stati Uniti ha recentemente avvertito che “rivedrà e adatterà” il suo regime di sanzioni se Nicolás Maduro “non negozierà in buona fede, non adempirà ai suoi impegni per elezioni democratiche o aumenterà la repressione degli attivisti politici”.

In realtà è successo il contrario e la dittatura chavista ha già messo fuori gioco la candidata favorita alle primarie per l’opposizione, María Corina Machado, e non contenta di ciò ha nominato a capo del nuovo Consiglio Elettorale Nazionale il responsabile della sua esclusione. I segnali che Washington si aspettava brillano per la loro assenza ma ciò non sta impedendo alla prima potenza mondiale di continuare ad acquistare petrolio dalla PDVSA di Maduro.

Paolo Manzo, 2 settembre 2023


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