Cronaca

Il caso a Catania

La giudice Apostolico ci ha preso gusto: libera altri 4 migranti

La magistrata di Catania non demorde: non convalidati altri trattenimenti di tunisini. L’ira della Lega: “Giustizia o politica?”

giudice apostolico manifestazione

Non può essere certo una sorpresa. Se l’ha fatto in passato, annullando il trattenimento di quattro migranti nel centro di Pozzallo per la gestione rapida delle pratiche di asilo, ci si poteva forse attendere che si comportasse diversamente in futuro? Ovviamente no. E infatti la giudice Iolanda Apostolico tira dritto, nonostante le polemiche. Ed è notizia di oggi il fatto che non abbia convalidato il provvedimento di trattamento di altri quattro tunisini sbarcati a Lampedusa.

Secondo quanto scrivono le agenzie di stampa, il questore di Ragusa – secondo le modalità previste dal decreto Cutro – aveva disposto il trattenimento dei richiedenti asilo nel centro di Modica-Pozzallo per poter provvedere ad una valutazione accelerata della loro pratica, provenendo essi da un Paese che il governo considera “sicuro”. La magistrata, però, ha detto di nuovo no ribadendo di fatto l’illegittimità del decreto del governo Meloni come nella sua precedente ordinanza.

Non è l’unica, sia chiaro. Vi abbiamo raccontato di come il collega Rosario Cupri nei giorni scorsi avesse annullato il trattenimento di sei migranti. E di come questa tendenza a non considerare la Tunisia come un Paese sicuro sia diffusa anche in altri Tribunali, leggasi quello di Firenze del giudice Luca Minniti secondo cui “anche i terroristi hanno diritto all’asilo”.

Immediata la protesta della Lega, in polemica da giorni con la Apostolico dopo la pubblicazione di diversi video che la mostravano, nel 2018, ad una manifestazione contro la decisione dell’allora ministro Salvini di non far sbarcare in porto 150 profughi. “Giustizia o politica? – si legge in una nota del Carroccio – Prima in una piazza dove si insultano le Forze dell’Ordine e si difendono gli sbarchi, poi in tribunale per rimettere in circolazione altri clandestini. Un intervento è necessario, come consentito dalla Costituzione, per rispetto della legge, del buonsenso e del popolo italiano”.
Franco Lodige, 11 ottobre 2023
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