Commenti all'articolo “Murray N. Rothbard” (Roberta Adelaide Modugno)
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Davide V8
17 Marzo 2023, 12:53 12:53
Grande Rothbard, e grande Porro che ne parla.
Leggetelo, studiatelo. ;)
Michele
16 Marzo 2023, 22:11 22:11
Tassazione e spesa pubblica sono due facce della stessa medaglia perché con la prima lo Stato prende dai privati (cittadini e imprese) e con la seconda dà indietro. Perché bella l’anarchia del liberismo, ma solo in un mondo che non esiste dove c’è libera concorrenza e libera circolazione delle merci. Nel mondo reale lo scopo dello Stato è garantire i servizi essenziali ai cittadini e la competitività alle imprese. Altrimenti lasciamo che gli USA ci prendano tutte le aziende a suon di incentivi e noi ci rallegriamo del libero mercato, mangiando insetti e abbassando i termosifoni per risparmiare. E ricordiamoci di ringraziare per l’ottimo GNL..
Tommaso_Ve
16 Marzo 2023, 16:50 16:50
Mi spiace, e approfondirò in separata sede la predisposizione ad essere “allergico alla tutela dei brevetti”. Mi spiego: non vi è nulla di più libertario del brevetto: esso si basa sull’assunto principe che la conoscenza deve essere universale ed usufruibile da chiunque, previo pagamento dei diritti (ovvero remunerazione dello sforzo di ricerca), ma solo per un lasso di tempo determinato. Devo aggiungere che i prodotti “non brevettati” sono quelli che maggiormente piacciono alle multinazionali? Esempio strafamoso: cocacola. Il brevetto nasce per tutelare la ricerca ma al contempo rendere pubblico “lo stato dell’arte” della tecnologia.
Fabry
16 Marzo 2023, 16:29 16:29
Santo subito. E senza ironia.
alf
16 Marzo 2023, 16:28 16:28
A vedere quello che è successo negli ultimi 20 anni – espansione indiscriminata e distopica dello stato e politiche monetarie impensabili – Rothbard si ribalterebbe nella tomba. Altro che spesa pubblica per finanziare la guerra del Vietnam!
Grande Rothbard, e grande Porro che ne parla.
Leggetelo, studiatelo. ;)
Tassazione e spesa pubblica sono due facce della stessa medaglia perché con la prima lo Stato prende dai privati (cittadini e imprese) e con la seconda dà indietro. Perché bella l’anarchia del liberismo, ma solo in un mondo che non esiste dove c’è libera concorrenza e libera circolazione delle merci. Nel mondo reale lo scopo dello Stato è garantire i servizi essenziali ai cittadini e la competitività alle imprese. Altrimenti lasciamo che gli USA ci prendano tutte le aziende a suon di incentivi e noi ci rallegriamo del libero mercato, mangiando insetti e abbassando i termosifoni per risparmiare. E ricordiamoci di ringraziare per l’ottimo GNL..
Mi spiace, e approfondirò in separata sede la predisposizione ad essere “allergico alla tutela dei brevetti”. Mi spiego: non vi è nulla di più libertario del brevetto: esso si basa sull’assunto principe che la conoscenza deve essere universale ed usufruibile da chiunque, previo pagamento dei diritti (ovvero remunerazione dello sforzo di ricerca), ma solo per un lasso di tempo determinato. Devo aggiungere che i prodotti “non brevettati” sono quelli che maggiormente piacciono alle multinazionali? Esempio strafamoso: cocacola. Il brevetto nasce per tutelare la ricerca ma al contempo rendere pubblico “lo stato dell’arte” della tecnologia.
Santo subito. E senza ironia.
A vedere quello che è successo negli ultimi 20 anni – espansione indiscriminata e distopica dello stato e politiche monetarie impensabili – Rothbard si ribalterebbe nella tomba. Altro che spesa pubblica per finanziare la guerra del Vietnam!