La Dichiarazione dei Diritti e dei Doveri dell’Uomo e del Cittadino premessa alla Costituzione del 1795 non è famosa come la Dichiarazione del 1789, tuttavia essa merita di essere studiata come una tappa significativa nella vicenda secolare della statuizione dei diritti dell’uomo.
Per intenderne il significato occorre riportarsi al clima del momento in cui venne redatta. In quella fase la Francia cercava una via d’uscita dalla traumatica esperienza del Terrore, che aveva trasformato le speranze di rigenerazione politica e civile in un incubo sanguinoso. Il catalogo dei diritti è analogo a quello di sei anni prima, ma la loro formulazione è meno solenne, e proclama una libertà concreta, quotidiana.
Esso, inoltre, è completato da un’inedita Dichiarazione parallela dei doveri, un eccesso di cautela dettato dalla delicata situazione politica del periodo termidoriano.