Vandali che deturpano monumenti e capolavori del passato in nome del cambiamento climatico, comitati per il “no” che si oppongono alla realizzazione di qualsiasi opera bloccando la crescita del Paese, politiche green che finiscono per colpire i ceti più deboli: l’ambientalismo negli ultimi anni ha assunto un carattere radicale.
L’Occidente in generale e l’Unione europea in particolare assecondano con un approccio dirigista l’applicazione di questo nuovo mantra che ha tutte le caratteristiche di una fede dogmatica, o di un’ideologia rivoluzionaria.
A pagare il conto, salatissimo, di una transizione ecologica priva di realismo sono le imprese e i cittadini europei, quelli italiani in particolare: dalle direttive sulla casa green e sulle automobili fino a movimenti ecologisti sempre più estremisti, non sembra esserci fine al processo di soppressione della libera azione umana in nome di un dirigismo che pretende di salvare il mondo fustigando l’Occidente.
In questo saggio, Francesco Giubilei passa in rassegna le principali derive dell’ambientalismo ideologico contemporaneo, e le politiche che lo accompagnano, sottolineando la necessità di un immediato cambio di rotta culturale.