Questo libro ruota attorno a un’intrigante domanda: se potessi rendere all’istante i poveri due volte più ricchi, ma fare lo stesso contemporaneamente anche con chi sta meglio, lo faresti? La disuguaglianza è stata accusata di ogni nefandezza: bassa aspettativa di vita, scarsa istruzione, instabilità politica, aumento dei suicidi, obesità, malattie mentali, omicidi.
Butler sfida questa narrazione condivisa partendo da un’altra prospettiva: la vita vissuta non dimostra che le persone sono differenti per abilità, scelte, rischi, fortuna? Siamo sicuri che l’uguaglianza debba rappresentare uno scopo in sé?
Secondo Butler, dovremmo piuttosto concentrarci sui reali problemi sociali ed economici che affliggono i poveri. Focalizzarsi sulle disuguaglianze fa perdere di vista ciò che è davvero importante: non che tutti siano uguali, ma che ciascuno possa avere accesso a uno standard di vita dignitoso.
Il valore della disuguaglianza analizza con fredda ragionevolezza e incisività un tema importante trattato spesso in modo eccessivamente emotivo.