Politica

L’Italia di nuovo al centro

Meloni da Trump è un successo. Zittita la sinistra. E chi faceva il tifo per Emmanuel Macron

meloni trump Immagine generata da AI tramite DALL·E di OpenAI

Che doccia fredda per tutti quei gufi di professione che già pregustavano il fallimento della missione americana di Giorgia Meloni. Si erano quasi illusi che la premier si recasse improvvidamente a Washington per farsi prendere pubblicamente a pesci in faccia da The Donald. Qualcuno, tra la folta e variegata platea di sinistri iettattori, aveva persino ipotizzato un epilogo già scritto sulla falsariga di quello visto in occasione della visita allo Studio Ovale del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Avevamo sognato lo strappo, l’agguato, l’umiliazione, già pronti com’erano a fiondarsi, al pari degli sciacalli, sul cadavere ancora caldo del Presidente del Consiglio italiano. E invece no, purtroppo per loro, e fortunatamente per chi invece tiene al bene della nazione, le cose sono andate molto diversamente da come costoro avevano ardentemente auspicato.

Il vertice di Washington ha infatti confermato la ritrovata centralità di Roma negli equilibri geopolitici internazionali, e fornito ulteriore prova dell’autorevolezza e della credibilità di cui può godere oggigiorno il primo ministro italiano, nei cui confronti Donald Trump ha ancora una volta espresso parole di stima e di apprezzamento.

L’Italia di Giorgia Meloni, come ha avuto modo di sottolineare lo stesso tycoon americano, potrà giocare un ruolo determinante nel riassetto dei rapporti tra Usa e Ue, anche e soprattutto in un’ottica di pace e stabilità nel vecchio continente, e nella ridefinizione degli equilibri globali, a cominciare da quelli mediterranei, a cui, giustamente, il governo di Roma guarda con grande interesse, vista anche la posizione geografica del Belpaese, che, proprio con gli Stati Uniti, condivide interessi strategici nell’area del mediterraneo e nel continente africano.

La trasferta americana del presidente Meloni ha dunque rappresentato un primo step verso il “riavvicinamento” tra Washington e Bruxelles, e, al contempo, un ulteriore passo in avanti per riportare finalmente Roma al centro del Mediterraneo. Con buona pace della Francia di Emmanuel Macron che, proprio nelle stesse ore in cui Giorgia Meloni incontrava Donald Trump alla Casa Bianca, accoglieva a Parigi il segretario di stato americano Marco Rubio, per un vertice di “volenterosi”, presieduto dallo stesso presidente francese, finalizzato ad accelerare le trattative di pace in Ucraina, ma conclusosi tuttavia con l’ennesimo nulla di fatto.

Salvatore Di Bartolo, 19 aprile 2025