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L’Ue ricicla Di Maio, è ufficiale: maxipoltrona per Luigi

La decisione di Josep Borrell, le proteste della Lega: “È un insulto all’Italia”

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Hai capito Luigi Di Maio: l’ex rivoluzionario, l’ex vaffaday, l’ex abolitore della povertà, l’ex capo di un partito nato morto (poveretto chi c’ha creduto), alla fine ce l’ha fatta. Sarà lui l’inviato speciale Ue per il Golfo. Cosa sia esattamente forse non l’ha capito neppure lui e chissà se servirà davvero. Di certo aiuterà Luigino a tirare a campare: rimasto senza stipendio parlamentare a causa del fallimentare partito dell’Ape (il cronista neppure ricorda come si chiama, per dire), adesso occuperà una poltrona che faceva gola a tanti. Anziché aprire le Istituzioni come una scatoletta di tonno, ci si è infilato dentro con tutte le zampe e non intende certo uscirne.

L’ufficialità è stata data da Josep Borrell in una lettera spedita alle rappresentanze europee. La nomina tecnica ora spetta al Cops (Comitato Politico e di Sicurezza) e poi la Commissione la ratificherà. Dopo aver superato la selezione di una Commissione, Luigino aspettava solo il via libera di Borrell, l’unico titolato davvero a scegliere. “Io considero che il miglior candidato sia Luigi Di Maio”, ha scritto l’alto rappresentante nella missiva.

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Insomma: è fatta. Di Maio entrerà in carica dal primo giugno e potrà godere di ruolo e remunerazione per i prossimi 21 mesi, fino al 28 febbraio 2025. È noto che il governo italiano si era un po’ opposto a questa decisione, ma l’Italia non aveva potere di veto. Borrell ha scelto e ha preferito l’ex grillino, diventato vicepremier e poi ministro degli Esteri un po’ per fortuna un po’ per opportunismo politico. Scartati il greco Dimitris Avramopoulos (ex ministro ed ex commissario europeo), il cipriota Markos Kiprianou (ex ministro degli Esteri) e un ex ministro degli esteri slovacco. Non la prendono bene dalla parte della Lega: “Gli Italiani hanno votato: hanno scelto e continuano a scegliere il centrodestra, non sinistra o grillini – sussurrano alcune fonti – Quella di Bruxelles è una indicazione vergognosa, un insulto all’Italia ed a migliaia di diplomatici in gamba”.